A volte le nostre emozioni si manifestano insieme e in maniera molto confusa, tanto da che non riusciamo a distinguerle o a calmarci: controllare le emozioni in questi casi è assolutamente necessario per ritrovare calma, tranquillità e chiarezza di pensiero.
Quando la pressione emotiva esercitata dallo stress comincia a essere difficile da sostenere, la gestione dei nostri stati d’animo può diventare particolarmente complessa.
Nella maggior parte dei casi, infatti, ci ritroviamo a essere preda di pensieri confusi che generano emozioni contrastanti.
Questo disordine mentale ed emotivo è uno dei più grandi ostacoli che si possa incontrare lungo la strada verso il benessere psicologico.
Per questo motivo può essere fondamentale imparare a controllare le emozioni, soprattutto quando si presentano in maniera dirompente, impedendo il normale svolgimento dei nostri impegni quotidiani.
Quando le emozioni di una persona sono in armonia tra loro e sono adeguate al mondo che ci circonda, siamo in un perfetto equilibrio emozionale.
Purtroppo però ci sono momenti della nostra vita estremamente difficili dal punto di vista emotivo: quando subiamo un lutto o uno shock molto forte possiamo finire in una sorta di baratro, all’interno del quale non siamo più in grado di distinguere le emozioni l’una dall’altra e non siamo più in grado di trovare un equilibrio stabile tra quello che proviamo, quello che vorremmo provare o quello che dovrebbe essere “normale” provare.
In questi casi è fondamentale trovare un moto per tornare a essere padroni delle nostre emozioni.
Per farlo si può immaginare che la nostra emotività sia una musica suonata da molti strumenti (le emozioni) e che a ognuno di essi corrisponda una traccia differente.
Se gli strumenti suonassero le proprie parti tutti insieme e tutti allo stesso volume si creerebbe un suono unico, probabilmente sgradevole, e non certo un’armonia.
Controllare le emozioni significa invece:
Queste operazioni possono essere condotte una alla volta nei momenti di panico, in cui si ha l’impressione di essere in balia delle emozioni e di non avere più il controllo sul proprio stato d’animo.
Nella grande cacofonia di sensazioni che si prova nei momenti di confusione è strettamente necessario concentrarsi per distinguere le emozioni l’una dall’altra. Potrebbe presentarsi ad esempio un’emozione dominante ma con qualche “pensiero oscuro” che continua a lavorare sul fondo della nostra mente e che ci crea agitazione. In alternativa potremmo essere spaventati a morte ma provare qualcosa di piacevole che potrebbe essere completamente inaspettato e, almeno, strano.
Una volta distinte le varie emozioni che si provano in un certo momento è necessario dare un nome ad ognuna.
Se siamo in procinto di sostenere un esame è chiaro che all’agitazione e alla paura si sommano anche l’impazienza di dare la prova, il desiderio di eccellere e la speranza che vada tutto bene.
Anche se le emozioni sembrano completamente irrazionali non lo sono affatto. Una volta arrivati a distinguere l’una dall’altra le varie emozioni che stiamo provando è il momento di comprenderle e di spiegarle, fornendo per ognuna di esse una spiegazione che possa permetterci di comprendere le loro vere motivazioni, cioè le ragioni per le quali le stiamo provando.
Per far questo è necessario un grosso allenamento alla consapevolezza emotiva: bisogna imparare ad accettare e accogliere ogni emozione, anche quella apparentemente più illogica, perché ognuna di esse ha una ragione per manifestarsi.
Dopo aver compreso le ragioni alle spalle di ognuna, è il momento di controllare le emozioni che stiamo provando, mettendole in ordine e organizzandole.
Tornando all’esempio dell’esame si potrebbe decidere di “abbassare il volume” della paura per lasciarla “sullo sfondo” e non permetterle di prendere il controllo. Potremmo quindi decidere di “alzare il volume della determinazione” per riuscire ad ascoltare la parte forte e decisa di noi, quella che più di altre possiede le armi necessarie a uscire vittoriosa da un compito che richiede ordine mentale, controllo e disciplina.
Bisogna tener presente che gli stati d’animo positivi e negativi non sono sempre formati da una sola emozione, ma da più emozioni organizzate tra loro intorno a un unico “mood” di fondo, positivo o negativo. Per far riferimento ancora una volta alla musica, è come se nei momenti di confusione la nostra emotività suonasse più canzoni contemporaneamente.
L’obiettivo? Ascoltarle tutte, ma al momento giusto e “tenendo il tempo”.
“Tenere il tempo” significa tornare a esercitare un controllo totale sulle proprie emozioni, lasciandole fluire al momento giusto, tenendo a freno quelle che “non funzionano” in un determinato momento e facendo “suonare” tutte le altre, come un vero Dj.
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