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Coppia: cosa fare se lui non vuole figli

Lui non vuole figli? Ecco come agire e muoversi in questa difficile fase della vita a due.

Fonte: Istock

Quando si sta insieme e si intende costruire un rapporto stabile e duraturo, sono tante le cose da prendere in considerazione. La vita inizia ad assumere una prospettiva diversa, fatta di bilanci e di progetti per il futuro e tra questi prima o poi arriva uno dei quesiti più importanti, quello dell’avere o meno dei figli.
Se per molte coppie si tratta di un passo quasi obbligato e sul quale non ci si ferma neppure a ragionare, per altre può invece rappresentare uno scoglio importante da arginare al fine di proseguire il proprio percorso in armonia.
Non sempre, infatti, stare insieme significa voler avere una prole e questa, se non è una decisione presa da entrambe le parti, può costituire un serio problema. Dopotutto quello di avere un figlio è un momento importante nella vita delle persone e se privarsene per propria scelta è un conto, farlo per il volere di qualcun altro è invece tutt’altra cosa.
Oggi, quindi, proveremo a capire quali sono i passi da compiere se lui non desidera avere figli.

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Coppia: come agire quando lui dice di non volere figli

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Capire se il no è assoluto o momentaneo. La prima cosa da fare quando lui se ne esce con una simile esternazione è quella di capire se si tratta di una reale scelta di vita o di una presa di posizione dettata da qualche paura inconscia.
Molti uomini infatti, spesso non si sentono pronti o hanno bisogno di metabolizzare la cosa prima di poter dire ok all’idea di un figlio. Per loro diventare padre significa spesso chiudere definitivamente una porta e dire addio ai giorni spensierati. In altri casi l’idea della paternità è legata alla paura di non essere in grado di provvedere ai bisogni del neonato o di scoprire di essere dei cattivi genitori. In entrambi casi parlare è l’unica scelta possibile per aiutare il proprio compagno e per cercare di risolvere il problema. Aiutandolo a capire che diventare padre non lo porterà a smettere di vivere e che le responsabilità saranno divise tra entrambi, può essere già un buon punto di partenza al quale si può considerare di aggiungere qualche seduta di terapia da affrontare anche in coppia, in modo da capire se ci sono problemi non risolti e come affrontarli insieme.

Affrontare il problema spiegando le proprie esigenze. La vita a due è fatta di rinunce e di punti di incontro. Ciò avviene perché si parla sempre di mettere insieme due teste diverse che ragionano a modo proprio e che seguono bisogni personali spesso diversi da quelli dell’altra metà. Quando si parla di figli, però, l’argomento diventa molto delicato perché la scelta di uno può diventare un impedimento per l’altro. Per questo motivo è indispensabile parlarne con la dovuta calma cercando di capire quanto è gravoso per uno e per l’altra la scelta di avere o non avere un figlio. Di solito si dovrebbe scegliere a favore di chi vive la sofferenza maggiore. Nel caso di un figlio, però, è giusto che entrambi si sia più che convinti perché mettere al mondo una creatura (o adottarne una) implica una serie di doveri e di responsabilità che implicano una serenità di fondo che solo una coppia che è giunta ad una scelta di comune accordo può garantire.

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Prendere la decisione finale. Se anche parlandone e affrontando il “problema” da più angolazioni la sua posizione è rimasta invariata, allora l’unica cosa da fare è sedersi a riflettere su ciò che si vuole davvero dalla vita. Se il desiderio di un figlio non è poi così grande, si può pensare di accontentare il compagno, costruendo una vita comunque piena e soddisfacente. Qualora, però, il desiderio fosse forte e genuino, questa opzione andrebbe scartata. La maternità è infatti qualcosa di molto importante alla quale non si può rinunciare per accontentare qualcuno. In tal caso è giusto prendere in considerazione tutte le opzioni, ivi compresa quella di separarsi da un compagno che ha aspettative diverse dalla vita di coppia per riprendere in mano la propria vita e inseguire il proprio legittimo sogno di avere un figlio. Certo, si tratta di una scelta mai facile e che può portare una certa sofferenza, specie se il rapporto alla base è sano e felice per tutto il resto. Una simile rinuncia, però, con il tempo potrebbe portare a delle spaccature che alla fine graverebbero sulla coppia, portando ad un rapporto ormai spento e per giunta senza il figlio che si era tanto desiderato. Anche in questo caso può essere opportuno chiedere il parere di un terapeuta al fine di conoscersi meglio, di esplorare i propri bisogni e di prendere la decisione migliore per se stessi.

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Inutile dire che questi tre step vanno affrontati con tutta la calma possibile e che è sempre preferibile viverli nella massima condivisione con il proprio compagno, al fine di consentire anche a lui un’eventuale esplorazione di se stesso. Così, se alla fine si deciderà di volere cose diverse lo si sarà fatto di comune accordo e senza spaccature che, in un momento così delicato, potrebbero solo peggiorare la situazione personale.

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