Il Corniolo, è coltivato prevalentemente come pianta ornamentale, ma i suoi frutti sono commestibili e ricchi di sorprese. Scopriamone insieme le proprietà, le eventuali controindicazioni e tutte le curiosità che la riguardano.
L’albero di corniolo (Cornus mas) fa parte della famiglia delle “Cornacee”, come il Corbezzolo. Ha un legno duro e resistente, forse il più duro del “vecchio continente”, veniva usato nella costruzione di ingranaggi, ma anche di pipe, ruote, botti e aratri.
Le Corniole (drupe) sono le piccole bacche rosse del corniolo, hanno un nocciolo centrale come le olive. Vengono usate in campo alimentare in molte forme, prevalentemente infatti vengono trasformati. È possibile mangiarli crudi, ma devono essere appena caduti, ossia maturi al punto giusto. I semi danno un olio giallastro che viene usato anche come tintura.
Il corniolo cresce nei paesaggi appenninici, con sassi e sabbia, ma regge anche i climi temperati con terreni argillosi. Per questo motivo e per la sua resistenza è utilizzato nei giardini nostrani. I suoi fiori sono piccoli e gialli. Se considerato come frutto, ha svariate proprietà, scopriamo insieme le più importanti.
Il frutto del corniolo, è annoverato tra i “frutti di bosco”, anche se non è semplice trovarli. Questi, hanno un sapore acidulo e sono per lo più impiegati nella preparazione di conserve o confetture e sciroppi.
Il nocciolo tostato assume i toni vanigliati e si può utilizzare per preparare vari tipi di bevande calde come il “caffè Viennese”.
I frutti si conservano in frigo per un mese abbondante o fuori dal frigo per una settimana circa.
Origini: Il corniolo ha origini europee e asiatiche. È conosciuto, apprezzato ed utilizzato fin dai tempi antichi. Pare che per stracciare il confine della nativa città di Roma, scaglio il suo giavellotto, chiamato “Cornus”, per determinarne il confine. Questi si piantò, radicò e fiorì a simbolo della forza e potenza della futura Roma.
Calorie e valori nutrizionali
La stima viene fatta su 100 g di prodotto:
Ovviamente questi valori non vanno intesi come assoluti. In base alla varietà scelta, infatti, alcuni valori potrebbero essere un po’ diversi. Questa è comunque una media piuttosto attendibile che da l’idea delle tante proprietà di questi frutti.
Il Corniolo, esattamente come molti altri frutti rossi, da sempre ricchi di proprietà vanta molte proprietà terapeutiche: astringente, grazie ai tannini è utile per coloro che soffrono di diarrea, dissenteria e problemi intestinali.
Aiuta anche a combattere la febbre. L’estratto di corteccia del corniolo può curare gli stati febbrili, grazie alla preparazione di un decotto. I frutti del corniolo sono pieni di sali minerali, e fanno bene ai tessuti.
E’ tuttavia necessario distinguere tra le varietà dei cornioli, non tutte le cortecce hanno le stesse proprietà. Ad esempio il corniolo della Giamaica risulta essere molto ottima. La corteccia del corniolo americano invece pare sia velenosa.
Inoltre il corniolo vanta le seguenti proprietà:
Queste lo rendono un alimento davvero prezioso e che vale la pena provare ed inserire nella propria alimentazione.
Controindicazioni
Non sembra vi siano controindicazioni all’assunzione dei prodotti derivanti dal corniolo o i sui frutti, ad eccezione, ovviamente, delle intolleranze o allergie dirette alla pianta stessa.
In ogni, anche se i frutti del corniolo sono ricchi di proprietà benefiche, in caso di reazioni estemporanee o per qualsiasi dubbio, qualora non lo si fosse mai mangiato, consigliamo sempre di rivolgersi al proprio medico curante per ogni eventuale problema o dubbio in merito.
I frutti del corniolo, come già detto sopra, sono buoni freschi, solo se appena caduti perchè maturi o se appena toccati si staccano spontaneamente dal loro stelo. Vengono tuttavia utilizzati per confezionare molte preparazioni tra le quali:
Andando alle curiosità, le corniole nei paesi dell’est europeo, pare siano chiamati anche “frutti del diavolo”.
Una leggenda della Crimea, infatti, racconta che il diavolo volle per se il corniolo per via delle sue infiorescenze gialle precoci, senza però tener conto della sua tardiva maturazione. Stanco di attendere i frutti gettò il Corniolo agli uomini che, in autunno inoltrato, raccolsero ed usarono le sue carnose drupe ben contenti del regalo.