Assaporare ed esaminare un vino può sembrare un’impresa difficile, ma l’arte della degustazione dei vini può essere imparata.
Prendere parte a una degustazione di vini può rivelarsi un’esperienza estremamente affascinante e, certamente, un’occasione per gustare sapori nuovi, ampliando le proprie conoscenze e cercando di trascorrere dei momenti in compagnia di altri appassionati o di amici.
È bene, però, ricordare che la degustazione di vini è considerata una vera e propria arte. Per questo motivo, è consigliabile non farsi trovare impreparati per allenare i sensi e individuare sapori e profumi. Scopriamo, quindi, insieme tre cose da sapere prima di andare a una degustazione di vini.
Prima di immergersi completamente nel mondo dei vini e goderti un bicchiere di vino, è importante comprendere l’importanza di bere acqua e non mangiare proprio per non compromettere il gusto e il giudizio sul vino che andremo a sorseggiare. Bere acqua e sciacquarsi la bocca prima di bere il vino è utile per la degustazione.
Allo stesso modo, per non compromettere l’esperienza di degustazione è consigliabile non mangiare. Il gusto, infatti, potrebbe venire alterato da ciò che abbiamo mangiato: dai piatti speziati al caffè, passando per caramelle, limoni, aglio, cipolle e carciofi (solo per fare qualche esempio). Il pane, invece, può essere tranquillamente consumato.
Proprio come il cibo, anche il fumo e il profumo possono alterare l’esperienza di degustazione del vino. Per questo motivo, è bene non fumare. Il fumo, infatti, “blocca” le papille gustative compromettendo la percezione di gusti e sapori.
Meglio anche non esagerare con profumi, creme, deodoranti, make-up o simili perché possono rendere più difficile la degustazione, sia per questo riguarda l’olfatto che il gusto.
Infine, prima di tutto bisogna tenere a mente di non prendere mai il calice dal centro, ma il più vicino possibile alla base per non riscaldare il vino e, quindi, alterare il suo gusto. Da un’analisi visiva è possibile vedere colore, consistenza e limpidezza del vino, oltre alla sua effervescenza se presente.
Si procede, quindi, con l’odore per cui si valutano il profumo – come quello fruttato – e l’esame gustativo, in cui si valutano la struttura del gusto e gli aromi, imparando a distinguere tra acido, salato, amaro e dolce e giudicando anche la consistenza.