Anche in estate bisogna fare i conti con il Covid-19: cerchiamo di capire chi sono i soggetti più colpiti e come gestirlo
Se un tempo l’estate era la stagione in cui si aveva la sensazione che anche i malanni andassero in vacanza, dopo il Covid questo non è più possibile. Il virus non si arresta né al mare, né in montagna colpendo di più una determinata categoria di soggetti.
Gli scienziati intanto stanno monitorando la KP.3.1.1, conosciuta anche come “Ira”, una variante individuata in diverse regioni, compresa l’Italia, associata a un aumento dei casi di COVID-19. Tuttavia non è quella che al momento sta impazzando nelle ferie di molti italiani.
Durante l’estate, il Covid-19 continua a colpire anche i bambini, sebbene con una variante che, pur essendo più trasmissibile, si presenta generalmente con sintomi meno gravi rispetto agli adulti. Tuttavia, l’attenzione e il monitoraggio sono determinanti per evitare complicazioni. Il COVID-19 estivo nei bambini è caratterizzato principalmente da sintomi quali febbre, che si manifesta nell’80% dei casi, tosse nel 50% e diarrea nel 25%. Altri sintomi frequenti includono mal di gola, affaticamento, dolori muscolari, eruzioni cutanee e, in alcuni casi, alterazioni del gusto e dell’olfatto. La varietà e l’intensità dei sintomi possono variare significativamente da bambino a bambino.
Il virus SARS-CoV-2, responsabile del Covid-19, si diffonde attraverso goccioline respiratorie espulse quando una persona infetta tossisce, starnutisce, parla o respira. La modalità di trasmissione nei bambini è simile a quella negli adulti, richiedendo dunque le stesse misure preventive per contenere il contagio.
La diagnosi di Covid-19 nei bambini si effettua tramite un tampone nasofaringeo, che è essenziale non solo in presenza di sintomi noti ma anche dopo un contatto stretto con una persona positiva. Questo test permette di confermare l’infezione e di adottare le misure necessarie per gestire la malattia. Il trattamento del Covid-19 si concentra principalmente sulla gestione dei sintomi. Fondamentale è garantire una buona idratazione, un’alimentazione equilibrata e un adeguato riposo. In caso di febbre o dolore, l’uso di antipiretici come il paracetamolo è raccomandato, seguendo sempre le indicazioni del pediatra.
Nella maggior parte dei casi, la cura del Covid-19 nei bambini può avvenire a casa. È essenziale che l’ambiente in cui il bambino trascorre il tempo sia ben ventilato e pulito. È inoltre importante che il bambino resti isolato dagli altri membri della famiglia per prevenire la trasmissione del virus. In situazioni più severe, sebbene rare, può essere necessario il ricovero ospedaliero. Questo avviene di solito in presenza di sintomi gravi come difficoltà respiratorie, segni di disidratazione, febbre alta persistente o stato di letargia e irritabilità nel bambino.