La mia storia, di una vita non vissuta..fino a che…
Vi racconto la mia storia, la suddividerò in capitoli…sperando che possa servire ad ognuna di voi per trovare la forza ogni volta che ne avrete bisogno.
Tra pochi giorni mi sposerò. E’ il momento che aspettavo da una vita. Già mi immagino…i fiori, gli invitati, il fotografo…L’altro giorno sono andata a fare l’ultima prova del vestito! Con me sono venuti mia mamma e i miei testimoni. Appena sono uscita dal camerino i loro occhi si sono illuminati, mi guardavano come se quella fosse una visione. Mi sono guardata allo specchio, e non credevo ai miei occhi..Così mi immaginavo da bambina, così quando giocavo vedevo che sarebbe stato questo giorno…Il mio vestito, una nuvola bianca, ho un corpetto favoloso, tutto tempestato di swarovsky! Chissa come rimarrà lui quando mi vedrà… A volte mi fermo e penso, ho un po’ paura..paura di non essere in grado, paura di non essere all’altezza… Ma ho dentro qualcosa che mi spinge a farlo, “sono solo paure“, mi dico!
Mi sono trasferita qui con Marco. Prima abitavo a Milano, ora siamo in Sicilia, lui è di qui, anche se poi si era trasferito a Varese per lavoro. Ci siamo conosciuti in vacanza. Non mi chiedete perchè l’ho fatto! Forse per evadere un po’, forse per ribellione…Sì..anche ribellione..Verso mio padre. Non abbiamo mai avuto un buon rapporto..Ho sempre cercato di capirlo ed accettarlo per come è, ma in fondo mi faceva male. La sua freddezza, la sua compostezza anche nell’abbracciarti. Non gli ho mai sentito dire un “ti voglio bene“. E forse era la cosa che da lui aspettavo di più. Più della Barbie preferita, più della paghetta della settimana..Più di tutto..Ma lui non l’ha mai capito, neanche adesso che scrivo. Per questo un giorno, tre anni fa, presi tutto il caraggio di questo mondo, lo affrontai, e gli dissi “Io e Marco ci trasferiamo, andiamo a vivere in Sicilia“.
Silenzio. Il silenzio più lungo della mia vita. Chissà, magari avrei voluto sentirgli dire “Amore di papà sei sicura? Pensaci bene“, o cose del genere. Ed invece, dopo qualche minuto a testa bassa, ha detto “Se sei felice tu, siamo felici tutti“. Non lo pensava, e si vedeva, ma io, forse per concludere la mia fuga, non ci feci caso, non volevo cedere, era come una punizione da infliggergli per tutte le volte che non mi aveva fatto sentire figlia..E così partimmo.
Passare da una grande Città come Milano, per trovarmi in un paesino della Sicilia non è stato facile. Lo dico ora però, prima non era così. Appena arrivata tutto aveva un sapore diverso, il sapore della conquista. Mi sembrava come se avessi per la prima volta preso in mano la mia vita, come se dopo 24 anni passati a ‘non vivere’ ora era il mio momento. Mio padre non mi ha mai lasciato tanto libera. Non avevo mai fatto una vacanza con Marco, mio padre non voleva…Anche se a Marco questa cosa non è mai dispiaciuta..non ama viaggiare, non gli è mai piaciuto. Ma adesso finalmente potevo riscattarmi di tutto…adesso finalmente ero lontana da quell’uomo che per egoismo o per carattere apprensivo non mi aveva mai fatto aprire le ali. Adesso siamo solo io e Marco. Lui mi ama, lui capirà di cosa ho bisogno…
continua…