Non solo a Natale, il cotechino è uno degli insaccati più golosi da portare a tavola, usiamo qualche segreto per sgrassarlo, sarà ancora più buono
La ricetta è simile in tutta Italia, anche se da regione a regione possono cambiare le spezie (ma non il tipo di carne). Quello che però rende indimenticabile il piatto è la cottura del cotechino che deve essere al punto giusto e leggero. E allora come sgrassare il cotechino in cottura e portare a tavola un prodotto rispettoso delle sue origini?
Più o meno tutti sanno che i migliori accompagnamenti per il cotechino sono le lenticchie oppure il puré di patate. Ma non tutti conoscono i segreti per portare a tavola un prodotto leggero, senza il rischio di avere un prodotto troppo grasso e senza che si rompa la pelle che avvolge la carne durante la cottura.
Parliamo anzitutto del cotechino fresco, non di quello precotto che merita un discorso a parte. Un prodotto artigianale e non dozzinale, che merita un trattamento di riguardo. Il primo passo è quello, quando decidete di cuocerlo, si lasciarlo a bagno in una pentola con acqua fredda per tutta la notte. Una operazione che serve per ammorbidire sia le carni che il budello. Fatelo anche se il cotechino è fresco, serve sempre.
La seconda operazione fondamentale da fare per fare centro è bucherellare il cotechino con i rebbi di una forchetta per evitare che durante la cottura possa scoppiare o rompersi. In alternativa comunque potete per essere più tranquilli avvolgerlo nella stagnola prima di cuocerlo.
Infine la fase della cottura: adagiatelo in una pentola grande con abbondante acqua fredda e lasciatelo andare per un’ora. Poi abbassate il fuoco al minimo e andate avanti altri 90 minuti (ma meglio 2 ore) prima di spegnerlo. Un’attenzione che servirà per sgrassare ulteriormente le carni. E quando spegnete, lasciatelo comunque raffreddare nella sua acqua.
Cotechino, tutti i consigli per cuocerlo e sgrassarlo
Fino ad ora abbiamo visto come cucinare e sgrassare il cotechino nella maniera tradizionale e portare in tavola un prodotto sano, oltre che buono, Ma esistono in realtà altri metodi per cuocere alla perfezione questo insaccato così amato dagli italiani.
Uno dei più conosciuti e dei più pratici è certamente il cotechino sottovuoto. In realtà si tratta di un prodotto precotto e quindi ha tempi molto più brevi rispetto a quello fresco. Normalmente è confezionato in buste sigillate da immergere direttamente in pentola. La differenza non solo questa, perché cisto che c’è già stata una cottura, l’acqua deve essere calda e non fredda prima di partire. In genere basta mezz’ora, 40 minuti al massimo prima di essere cotto al punto giusto.
Altro metodo per cuocere il cotechino è nella pentola a pressione, che serve anche e risparmiare ulteriore tempo. Possono bastare 25 minuti infatti per un risultato ottimale e la giusta consistenza. Riempite la pentola con l’acqua fredda (1 litro ogni 500 grammi di prodotto) e poi potete anche aggiungere verdure e aromi, come una carota, una costa di sedano, dell’alloro.
Adagiate il cotechino e da quando la pentola comincia a fischiare calcolate 25-30 minuti prima di spegnere e togliere dal fuoco.