Damiano e Victoria dei Maneskin, apredo i cassetti dei ricordi, hanno svelato ai fans di essere stati uniti da un sogno sin da bambini.
Damiano e Victoria dei Maneskin sono molto amici e, insieme, stanno realizzando tutti i loro sogni musicali. Il frontman e la bassista dei Maneskin si sono conosciuti da adolescenti, ma c’è una cosa che li univa inconsapevolmente sin da bambini.
A svelarlo sono stati proprio Damiano e Victoria che, dopo aver vinto il Festival di Sanremo 2021 e l’Eurovision 2021 hanno ritrovato ciò che scrivevano da bambini scoprendo di aver avuto sempre le idee chiare su ciò che avrebbero voluto fare da adulti. Dopo Damiano che ha pubblicato su Instagram il tema scritto a scuola in cui raccontava ciò che avrebbe voluto fare da grande, anche Victoria, insieme ad alcune foto in cui era solo una bambina, ha pubblicato anche quella in cui scriveva di rock su un quaderno.
Damiano e Victoria dei Maneskin: il sogno di diventare rockstar sin da bambini
Damiano, in un tema, scriveva di voler fare la rockstar da grande mentre Victoria si divertiva, sin da bambina, ad improvvisare concerti con la chitarra in compagnia di un cugino. A rendere noto tutto sono stati proprio il frontman e la bassista dei Maneskin.
“Io sono Damiano e mi piace giocare con il mio gatto, mi piace quando faccio la lotta con mio fratello e quando gioco alla playstation. Da grande voglio fare la rockstar”, scrive Damiano.
“Rock Studio”, invece, scriveva Victoria che, sul proprio profilo Instagram, ha anche pubblicato foto in cui si divertiva a fare la rockstar insieme ad un cugino.
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Tra i tanti commenti ricevuti da Victoria sotto la foto in cui era solo una bambina, spunta anche quello di Damiano. “Il dannato rock”, scrive il frontman dei Maneskin. “Le fottute chitarre”, è la risposta di Victoria.
La musica, dunque, ha unito Damiano e Victoria sin da bambini. Il destino, poi, ha permesso loro d’incontrarsi, di formare i Maneskin con Ethan e Thomas e di cominciare a lavorare per realizzare un sogno che diventa sempre più grande. Da Via del Corso di Roma, infatti, hanno già raggiunto le vette d’Europa.
