Gli antichi racconti cinesi hanno sempre affascinato, racconti saggi, pieni di significati, mai scontati e sempre efficaci. Abbiamo deciso di regalarvi ogni giorno un racconto cinese, nella speranza che possano aiutarci ad affrontare la vita con un pizzico in più di ottimismo!
UNA QUESTIONE DI PROSPETTIVA
Una storia cinese narra di un vecchio contadino che possedeva un vecchio cavallo per coltivare i suoi campi. Un giorno il cavallo scappò su per le colline e ai vicini che consolavano il vecchio contadino per la sua sfortuna, questi rispondeva: “Sfortuna, fortuna, chi lo sa?”. Dopo una settimana il cavallo tornò portando con sè dalle colline una mandria di cavalli selvatici, e questa volta i vicini si congratulavano con il contadino per la sua fortuna. Ma la sua risposta fu: “Fortuna? Sfortuna? Chi lo sa?”. Poi accadde che suo figlio, mentre cercava di domare uno dei cavalli selvatici, cadde, rompendosi malamente una gamba. Tutti pensarono che si trattasse veramente di una grande sfortuna. Non il contadino, la cui unica reazione fu: “Sfortuna? Fortuna? Chi lo sa?”. Qualche settimana più tardi, l’esercito entrò nel villaggio, imponendo a tutti i giovani abili la coscrizione obbligatoria: quando videro il figlio del contadino con la sua gamba rotta lo lasciarono stare. Questa fu una fortuna? Una sfortuna? Chi lo sa?
Antico racconto cinese
IL NOSTRO PUNTO DI VISTA
Cosa possiamo trarre da questo racconto cinese? Che tutti i mali non vengono per nuocere; non lamentiamoci nell’immediato per ciò che ci accade. Aspettiamo, ponderiamo, meditiamo, solo alla fine potremo unire tutti i puntini della nostra vita per capire fin dove ci avranno portato.