Tutto sulla dieta del bicchiere, il metodo rivoluzionario che promette una perdita di 3 kg in sette giorni.
Stanca di contare le calorie e di dover far sempre uso della bilancia anche per consumare un semplice spuntino? Forse non hai ancora provato la dieta del bicchiere, un metodo rivoluzionario che sta prendendo sempre più piede per la sua semplicità e per la promessa di far dimagrire facilmente di almeno 3 kg già durante la prima settimana di dieta.
Usando un normale bicchiere come unità di riferimento, infatti, si finisce con il fare una dieta ipocalorica, il tutto tenendo a bada lo stress di dover pesare ogni alimento, cosa che per tante persone equivale ad uno dei primi motivi per cui dire stop alla dieta. Ma come funziona esattamente questa dieta tanto chiacchierata? Proviamo a scoprirlo insieme.
Dieta del bicchiere. Menu e indicazioni
Per prima cosa parliamo del bicchiere, che dovrà essere uno da acqua di medie dimensioni. Per capirci meglio, uno di quelli che contengono all’incirca 200 ml di liquido.
Questo bicchiere sarà come un fedele compagno che ci accompagnerà per tutta la dieta dettando le dosi di ciò che andrà consumato.
Ma cosa mangiare per perdere quei chili di troppo che si sono messi tra noi e la prova costume?
Sul web esistono diverse versioni di questa dieta per perdere peso in pochi giorni, una delle quali è fatta solo di centrifugati e frullati di frutta e latte, utili per disintossicarsi e per smaltire i chili in eccesso ma rischiosi per chi vuole arrivare fino al traguardo senza problemi collaterali. La quasi totale assenza di proteine, infatti, non la rende esattamente la dieta ideale, senza contare che introducendo soli liquidi si corre il rischio di recuperare gran parte del peso una volta tornati all’alimentazione di tutti i giorni.
Un’altra versione, già più gestibile, consiste invece in un menu che comprende i vari nutrienti e che le cui dosi vengono misurate tramite il bicchiere che da il nome alla dieta. In questo modo, capire quanto mangiare sarà più semplice rendendo la preparazione dei vari pasti molto più semplice e gratificando chi non ama sentirsi schiavo della bilancia.
Ora che abbiamo capito come misurare gli alimenti, proviamo a vedere il menu di una giornata tipo.
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Menu giornaliero d’esempio
Colazione: Un bicchiere di latte parzialmente scremato con ½ bicchiere di cereali integrali
Spuntino: Un bicchiere di frutti rossi
Pranzo: Un bicchiere di riso integrale con due bicchieri di pomodori pelati o di verdura a scelta tra funghi e zucchine da condire con un cucchiaino di olio extra vergine d’oliva e spezie a piacere. A seguire insalata a volontà con un cucchiaino di olio extra vergine d’oliva, aceto e poco sale.
Merenda: Un bicchiere di yogurt magro con una manciata di frutta secca
Cena: Un bicchiere di tonno al naturale con insalata di verdure libera e condita con un cucchiaino di olio extra vergine d’oliva, aceto e poco sale. Per finire un bicchiere di frutta fresca a scelta.
Possibili variazioni
Per i giorni successivi si possono cambiare i frutti, alternare il riso alla pasta e variare con le verdure. Andando più nello specifico:
La colazione può essere fatta anche con un bicchiere di tè senza zucchero e 3/4 di biscotti secchi integrali.
A pranzo si può usare la pasta integrale, scegliendo tra pennette, fusilli o farfalle.
La merenda si può sostituire con mezzo bicchiere di yogurt greco e mezzo di frutta fresca a cui aggiungere sempre una manciata di frutta secca.
Per quanto riguarda la cena è possibile sostituire il tonno con del pollo da aggiungere all’insalata o con del pesce o della carne in scatola. L’importante è che come unità di misura si usi sempre il bicchiere.
È ovviamente necessario bere almeno un litro e mezzo di acqua naturale al giorno e, se possibile, aggiungere un minimo di attività fisica.
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Pro e contro della dieta famosa del bicchiere
Posto che prima di seguire la dieta è sempre meglio sentire il parere del proprio medico curante, questo regime alimentare può andar bene se seguito solo per qualche giorno. Trattandosi di una dieta ipocalorica, infatti, se protratta per periodi più lunghi può portare a delle carenze nutrizionali, rischiando di addormentare il metabolismo che per restare allenato necessita di continui sprint e di un’alimentazione il più possibile varia. Per questo motivo, chi necessita di perdere più di tre chili, dovrebbe rivolgersi ad un buon nutrizionista, valutando insieme la strategia più adatta per il lungo periodo.