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Dieta post abbuffata: come comportarsi e cosa mangiare

Fonte: Istock

Scopriamo la dieta del post abbuffata. Ideale per depurarsi o per rimediare ad un week end di eccessi alimentari.

Quante volte, specie quando si è a dieta, ci si trova ad avere voglie di cibi particolari, di dolci e di tutto quanto è normalmente nella lista degli alimenti proibiti? Se durante la normale settimana, si riesce a far fronte stoicamente ad ogni possibile tentazione, ci sono delle circostanze nelle quali, colte in momenti particolari, si finisce con l’abbassare la guardia, trovandosi a mangiare di tutto, arrivando alla classica abbuffata che, dopo un breve momento di appagamento, lascia addosso tutta una serie di sensi di colpa e di pensieri negativi.
Bene, per prima cosa è indispensabile ricordare che ogni tanto può capitare di dover arrestare la corsa e che piangere sul latte versato è semplicemente inutile. Basterà, infatti, mettere in atto un piano per contrastare ogni possibile incidente di percorso e la dieta riprenderà come e meglio di prima.
Dopo essersi tolta uno sfizio, infatti, riprendere a mangiare in modo sano sarà molto più facile, specie se durante l’abbuffata si è mangiato tanto finendo con l’appesantirsi al punto da trovare incredibilmente piacevole la sensazione di pulito che solo un’alimentazione sana e bilanciata sa dare.
Ma cosa si deve mangiare esattamente durante il post abbuffata? Se si è trattato di una semplice pizza o di una fetta di torta mangiata ad una festa, l’unica cosa da fare è quella di proseguire la propria alimentazione serenamente. In tal caso, infatti, non si è trattato di un’abbuffata ma di un semplice aumento di calorie che rientrerà nell’arco di due o tre giorni.
Se, invece, la quantità di cibo ingerita, è stata così abbondante da star male, allora può essere utile optare per una dieta depurativa, in grado di alleggerire il carico e di portare benessere all’organismo e ai sensi di colpa. Vediamo quindi cosa mangiare nel post abbuffata.

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Post abbuffata: il menu dei due giorni

Fonte: Istock

Primo giorno
Colazione: A digiuno, bere un bicchiere d’acqua con il succo di mezzo limone. A seguire, una tazza di tè verde senza zucchero, due fette biscottate integrali e un velo di miele o di marmellata dietetica
Spuntino: Un piccolo frutto di stagione
Pranzo: Un’insalata mista con 90 gr di pollo e cetrioli o finocchi, condita con un cucchiaino di olio extra vergine d’oliva, succo di limone e spezie a piacere. Una piccola macedonia con succo di limone e senza zucchero
Merenda: Una mela e una tazza di tè verde o una tisana
Cena: 200 gr di branzino alla griglia (in alternativa vanno bene anche sogliola, orata o pesce spada) e una piccola porzione di spinaci (o altra verdura) cotti al vapore e conditi con limone e un cucchiaino di olio extra vergine d’oliva

Secondo giorno
Colazione: A digiuno, bere un bicchiere d’acqua con il succo di mezzo limone. A seguire, una tazza di latte vegetale con 30 gr di cereali integrali
Spuntino: Uno yogurt magro
Pranzo: 60 gr di riso integrale con zucchine e tocchetti di pesce spada o gamberetti, il tutto condito con solo un cucchiaino di olio extra vergine d’oliva e spezie a piacere. A seguire un frutto di stagione
Merenda: Una piccola macedonia di frutta con succo di limone e senza zucchero. Una tazza di tè verde senza zucchero o una tisana
Cena: 90 grammi di pollo ai ferri con insalata di pomodori e cetrioli, condita con un cucchiaino di olio extra vergine d’oliva e aceto di mele o succo di limone. Un frutto di stagione

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Indicazioni per seguire al meglio la dieta

Durante la giornata vanno bevuti assolutamente 2 litri di acqua naturale.
Il sale, così come prodotti confezionati di qualsiasi tipo, dovrebbe essere abolito. Al suo posto possono essere usati succo di limone, spezie e aceto di vino, di riso o di mele.
È consigliabile svolgere dell’attività fisica moderata come una passeggiata ad andatura veloce o una corsa se si è già allenate.
Non pesarsi. Subito dopo un’abbuffata il peso può variare anche di parecchio e questo per via della ritenzione di liquidi, cosa che rientrerà spontaneamente in due o tre giorni, specie se si segue una dieta a base di alimenti sani. La dieta è davvero ipocalorica e non va seguita per più dei due giorni consigliati. In caso contrario il metabolismo finirà con l’abbassarsi rendendo vana ogni altra dieta.
Se l’abbuffata avviene al di fuori di un regime dietetico, basterà tornare a mangiare in modo normale per tornare al peso di partenza nel giro di pochi giorni.

Pro e contro della dieta post abbuffata

Questo piano alimentare è volutamente a ridotto apporto di calorie, raggiungendo all’incirca le 1000. Ciò avviene perché si tiene conto che in quanto post abbuffata, si andrà a compensare con le calorie consumate precedentemente. Si tratta di un’alternativa valida alle diete ancor più restrittive che in tante sperimentano quando pensano di aver mangiato molto e che, seppur non adatta ad essere seguita per periodi più lunghi dei due giorni, consente di mangiare in modo bilanciato fornendo all’organismo, seppur in minima parte, ciò di cui può avere bisogno.
Il range di calorie piuttosto basso è dato dall’apporto ridotto dei grassi, presenti solo attraverso l’olio d’oliva, raccomandato in dosi davvero minime. Per questi motivi, si tratta di un buon espediente purché seguito solo dopo un’effettiva abbuffata e per non più di due giorni. Prolungare un’alimentazione di questo tipo, oltre a portare ad alcune carenze, rallenterebbe troppo il metabolismo, portando ad ingrassare ad ogni assunzione di cibo fuori programma.
Per diete più lunghe o se si ha la necessità di perdere dei chili, è consigliato rivolgersi ad un nutrizionista in modo da ottenere un piano alimentare su misura che consenta di perdere il peso in eccesso alimentandosi nel modo più adatto alla propria persona e allo stile di vita che si segue.
Chi è già a dieta, ovviamente, in caso di abbuffata dovrà rivolgersi al proprio medico in modo da comprendere eventuali mancanze, trovando il modo per risolverle.

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Perché ci si abbuffa e come capire se è un problema

Risolto il problema del dopo, è importante porre un po’ di attenzione sul concetto di abbuffata del quale ultimamente si fa spesso uso senza avere davvero idea di cosa si intende. È bene ricordare che mangiare una pizza e un gelato, anche se non previsti dal piano alimentare, non corrisponde a un’abbuffata ma ad una mangiata fuori programma. Per abbuffata si intende l’introduzione quasi incontrollata di cibo, quella che inizia con un assaggio e finisce con il mangiare più porzioni fino a sentirsi scoppiare. Una condizione che se capita una volta, magari perché in compagnia di amici ed in presenza di cibi buonissimi, può essere il risultato di un momento di uno stress o di un’insieme di voglie scatenate da una dieta troppo restrittiva o prolungata. Nel caso in cui dovessero presentarsi spesso, però, va ricordato che dietro potrebbero esserci problemi di altro tipo come un disturbo alimentare, motivi per i quali è meglio sentire un parere medico. Detto ciò, un’abbuffata singola non ha mai ucciso nessuno, ma se ci si sente davvero gonfie e si ha in previsione un evento importante, questa dieta, purché seguita per i due soli giorni consigliati, può rivelarsi utile per sgonfiarsi, alleggerire l’organismo e sentirsi subito meglio, sia fisicamente che moralmente.

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