Rimettiamo a posto il nostro fisico e la nostra ritenzione con tre settimane a tutta salute. La dieta del ventre piatto è l’ideale per uscire dal torpore dell’inverno e della primavera.
Una dieta, venti giorni e 5 chili persi: è quello che promette la dieta del ventre piatto, la soluzione ideale per chi ha ancora il terrore della prova costume anche se in realtà si può praticare tutto l’anno.
Si tratta di un regime alimentare che prevede due fasi collegate: la prima serve per ripulirsi di tutte le tossine, la seconda invece è quella della riduzione di peso vera e propria, con uno schema rigido e preciso da ripetere per tre settimane.
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Dieta del ventre piatto. Basta solo il nome per far drizzare le nostre antenne perché in fondo è quello che sogniamo da sempre. Far scomparire il grasso dai punti giusto del nostro corpo, a cominciare dalla pancia, ed essere in forma senza troppe rinunce.
Come spesso succede negli ultimi anni, si tratta di un regime alimentare sperimentato negli Usa e arrivato in fretta anche in Europa, diviso in due segmenti. Il primo che dura quattro giorni, è dedicato alla fase detox e prevede un consumo di circa 1200-1300 calorie. Il secondo in vece dura quindici giorni, con segmenti di cinque giorni da ripetere tre volte (ma si può anche raddoppiare per coprire tutto il mese) e implica 1600 calorie giornaliere. Il risultato? Se fatta bene questa dieta assicura di poter perder da un minimo di 5-6 chili ad un massimo di 10-12 se ripetuta per tutto il mese.
Partiamo allora dalla prima fase che dura quattro giorno, dal giovedì alla domenica. Abolito ogni tipo di dolcificante, tutti i carboidrati come pasta, riso, pane ma anche tutti i cibi lavorati. Dovrete suddividere in tre parti uguali le 1200 calorie giornaliere rispettando anche l’arco temporale di 4 ore tra un pasto e l’altro.
Gli alimenti permessi sono la carne, sia rossa che bianca, ogni tipo di pesce, tutta la verdura preferibilmente di stagione, le uova, la frutta fresca e la frutta secca. E i condimenti devono essere limitati allo stretto necessario.
Più appagante, per la vista e per il palato, è la seconda parte della dieta del ventre piatto. Uno schema da cinque giorni, ripetibile almeno per due settimane e che arriva a 1600 calorie giornaliere. Anche in questo caso tre pasti principali da 400 calorie l’uno ma anche due spuntino da 200 calorie a metà mattina e nel pomeriggio. In alternativa potete fare quattro pasti da 400 calorie rendendo più corposo uno dei due spuntini.
La colazione non cambia mai: thé o caffé con dolcificante, succo d’arancia o di pompelmo al naturale (senza zucchero aggiunto), due fette di pane integrale tostate con un po’ d’olio extravergine d’oliva. Negli spuntini invece un frutto più uno yogurt intero, oppure 20 grammi di cioccolato fondente o della frutta secca.
Negli altri due pasti della giornata? Spazio alla fantasia: 200 g di carne di manzo o pollo con insalata, oppure minestra di verdure senza legumi condita con un cucchiaino di olio, pane integrale e 50 g di prosciutto cotto o crudo sgrassato, oppure omelette di 2 uova con un filo d’olio, verdure stufate in un cucchiaino di olio, insalata, o ancora 50 g di pasta o riso integrale con verdure (o sugo di pomodoro e basilico) e 100 g di pollo o tacchino, oppure insalata mista con un cucchiaio di olio, 200 g di fiocchi di latte magri, macedonia con cioccolato a scaglie.