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Difetti: impariamo ad accettarli e ci accetteremo di più.

Rendiamo il nostro difetto il nostro punto di forza.

 

Aspetti del nostro fisico che non ci fanno impazzire, lati del nostro carattere che non amiamo particolarmente. Cambiare si può, basta volerlo. E cambiare non vuol dire andare da un chirurgo plastico, piuttosto che mettere le tende da uno psicologo. Cambiare si può soprattutto accettando quello che noi siamo.

Partiamo dal presupposto che tutti siamo diversi, tutti abbiamo le nostre doti e particolarità, e tutti, e dico tutti, abbiamo i nostri difetti.

Pensate che Miss Italia piuttosto che un calciatore bello e famoso non abbiano i loro problemi caratteriali o fisici? Vi sbagliate. Magari la loro forza è stata proprio quella di puntare su altri aspetti, o meglio ancora, rendere i propri difetti i loro punti di forza.

Allora per quanto riguarda il lato fisico non ci abbattiamo se i negozi di intimo non hanno ancora inventato la misura 0-12 per il nostro seno..impercettibile, vediamo il lato positivo! Noi potremo sfoggiare magliettine e top che le nostre amiche dal seno abbondante neanche sognano! Oppure se il naso non è proprio alla francesina, i nostri occhi sono troppo sporgenti, o i denti non sembrano proprio quelli delle pubblicità di dentifrici? Troviamo modi per mettere in risalto allora i nostri punti più interessanti e dei quali noi andiamo più fieri. Per quanto riguarda il viso siamo fortunate, la cosmesi ci da sempre una mano! Impariamo a valorizzare con i colori e con i correttori i lineamenti o i difettucci che scoviamo sulla nostra pelle. Giocando con ombre e chiari-scuri, vedrete che il risultato finale vi lascerà a bocca aperta, basta crederci e non esagerare, arrivando a sembrare un clown!

Per quanto riguarda il carattere la cosa può essere un po’ più difficile, perchè non sempre riusciamo a controllare una nostra reazione esagerata in tempo. Ma capendo quali sono i fondamenti sui quali si basa il nostro carattere, con un po’ di esercizio e forza di volontà potremmo sorprendere anche chi ormai ha perso le speranze su di noi!

Per esempio se si è troppo timide, cerchiamo di non far diventare questo nostro lato un handicap nelle relazioni pubbliche, rischiando a volte di sembrare anche scostanti. Cerchiamo di trasformare la timidezza in sensibilità, in ‘accoglienza’ dell’altro.

Oppure se siamo delle ragazze che non hanno i piedi per terra, ma tendiamo a camminare tutto il giorno sul nostro mondo a parte, sembrando spesso distratte e assorte in altri pensieri, proviamo allora a tirare fuori la nostra parte artistica. Rendiamo partecipi anche gli altri del nostro modo ‘singolare’ di vedere le cose, facciamo in modo che la nostra curiosità sfoci in creatività.

Siamo invece delle persone dalla parlantina facile? E ce ne accorgiamo anche dal fatto che quando stiamo per incontrare qualche amico per la strada, questo, alla nostra vista cambia lato, pur di non imbattersi in un discorso klmetrico con noi. Allora il passaggio è semplice! Invece di interrompere 1000 volte il nostro interlocutore mentre stiamo parlando, cerchiamo di fare interventi meno oppressivi ma più convincenti. Puntiamo sulla sostanza, e non sulla quantità!

Tanti ancora sarebbero gli aspetti da sviscerare, ma se alla base di tutto mettiamo l’accettarci per quello che siamo, riconoscendo i  nostri limiti e i nostri sbagli, mettendo in conto che noi possiamo sbagliare, allora tutto sarà diverso. Lasciamoci aiutare da chi ci è intorno e ci vuole bene, coccoliamoci ogni tanto, dedichiamo del tempo in più alla nostra persona. Vedrete che avrete dei giovamenti sin dall’inizio!

Silvia Cini

Classe 1982, giornalista pubblicista dal 2020, divento ‘mamma’ di CheDonna, ideato in concerto con la proprietà, nel lontano 2009. Fu la mia prima esperienza giornalistica e dal primo ‘pubblica’ su WordPress capii che questa era la mia vera passione. Dirigo questa testata da allora, gestendo un gruppo di persone appassionate e professionali che negli anni sono diventate la mia famiglia. Nel 2019 divento mamma di Sara, e grazie a lei do vita ad altri progetti legati al mondo delle mamme e del settore food sempre per la Web365. Oggi dirigo 4 giornali e la mia passione per questo lavoro cresce ogni giorno di più.

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