Il Covid ha portato molte difficoltà alle famiglie di tutto il mondo, ma ci sono delle categorie che hanno subìto un danno ancora più grande: quelle che vivono ogni giorno a stretto contatto con la disabilità
Oggi noi Chedonna abbiamo voluto dar voce ad una specifica categoria di persone che hanno visto la propria vita, o quella di un familiare, completamente stravolta a causa del Covid: i disabili.
Purtroppo la disabilità è una condizione già difficile nella ‘normalità’, la pandemia ha di sicuro minato ancor di più la vita di chi deve affrontare ogni giorno riabilitazione, assistenza e momenti di aggregazione per poter affrontare le proprie disabilità nel migliore dei modi.
Nico Conti, papà di una ragazza portatrice di autismo e consigliere della associazione ARTICOLO 3 di Varese, associazione per il sostegno alle disabilità, ci racconta i danni che i ragazzi con disabilità hanno riportato a causa delle chiusure delle strutture di aggregazione e riabilitazione.
Come papà di una ragazza disabile, Nico ci racconta quanto sia importante per un genitore il ‘dopo di noi’, ossia la voglia di creare per lui, e per altri nella sua condizione, uno spazio in cui i ragazzi disabili possano vivere serenamente la loro vita dopo che i genitori non ci saranno più, progetto che lui stesso ha molto a cuore e spera di realizzare per la sua Serena e per gli altri come lei.
Inoltre Nico ci racconta come questi ragazzi hanno vissuto il trauma della chiusura dei centri in cui fino a poco tempo fa facevano riabilitazione: attacchi di panico, convulsioni, ansie e risvegli notturni: questi ragazzi hanno di certo avuto uno dei danni peggiori con l’arrivo del Covid. Ecco il suo racconto ai nostri microfoni