La dismenorrea è un disturbo che interessa esclusivamente l’universo femminile e sono moltissime le donne che ne soffrono. Precisiamo subito però che questa condizione non si può considerare sempre normale: esistono infatti due forme differenti di dismenorrea ed è importante fare chiarezza in merito, perché spesso questo è un disturbo che rappresenta un campanello d’allarme e che non andrebbe sottovalutato.
Dismenorrea: di cosa si tratta
Con il termine dismenorrea, in ambito medico, si identificano i classici dolori mestruali: un problema che interessa moltissime donne e che si presenta periodicamente, tutti i mesi, con l’arrivo del ciclo. La dismenorrea si manifesta nella parte bassa dell’addome, ma può estendersi anche alle aree limitrofe e dunque schiena, inguine e gambe. Il sintomo più tipico è il mal di pancia, di tipo crampiforme e colico, ma possono presentarsi anche altri disturbi come nausea, vomito, sudorazione eccessiva, vertigini e mal di testa.
Dismenorrea primaria e secondaria
Come abbiamo accennato, esistono due forme di dismenorrea: quella primaria e quella secondaria. La differenza sostanziale sta nelle cause del disturbo ma a cambiare è anche la durata del dolore ed il momento in cui questo si manifesta.
Dismenorrea primaria
La dismenorrea primaria è la forma meno preoccupante di dolori mestruali: in questo caso infatti le cause non sono note, ma di certo non sono legate ad una patologia specifica. Il dolore che la donna avverte nel momento in cui arriva il ciclo può dipendere da piccole contrazioni uterine, dal passaggio delle mestruazioni attraverso il canale cervicale e via dicendo. Si tratta insomma di una condizione che si può considerare normale. Le caratteristiche della dismenorrea primaria sono le seguenti:
Il dolore si presenta 1 o 2 giorni prima delle mestruazioni e ha una durata limitata (solitamente non più di 72 ore);
- Il dolore passa assumendo un antidolorifico;
- Il dolore non dipende da cause patologiche.
- Dismenorrea secondaria
La dismenorrea secondaria invece identifica il dolore mestruale anomalo, conseguente a problematiche e patologie specifiche come ad esempio l’endometriosi, la malattia infiammatoria pelvica e la presenza di fibromi. Come riconoscerla? La dismenorrea secondaria presenta le seguenti caratteristiche:
- Il dolore si presenta spesso prima delle mestruazioni e dura solitamente più a lungo;
- Il dolore non è associato ad altri sintomi tipici della sindrome premestruale;
- Il dolore non risponde sempre all’effetto degli antidolorifici.
- Dismenorrea: cure e rimedi per i dolori mestruali
I dolori mestruali affliggono moltissime donne e possono diventare talvolta anche invalidanti, compromettendo la qualità della vita. Per questo è importante trovare un rimedio che sia efficace e che permetta di trovare sollievo, ma attenzione. La prima cosa da fare è rivolgersi al proprio medico o ginecologo, per escludere la presenza di patologie come appunto l’endometriosi o la malattia infiammatoria pelvica. In tal caso infatti è necessario intraprendere una terapia mirata.
Chi soffre invece di dismenorrea primaria può assumere un antidolorifico: è il metodo più rapido ed efficace per far passare il dolore. In alternativa, si può provare con la terapia del caldo immergendosi nella vasca oppure applicando la boule sulla pancia.