La dismorfia è un problema sempre più noto ed estremamente importante. Scopriamo di cosa si tratta e come affrontarlo.
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Capita spesso di non essere pienamente soddisfatti del proprio aspetto o di considerare alcune caratteristiche fisiche come dei difetti che si preferirebbe non avere. Se questo problema viene normalmente gestito con relativa tranquillità, per alcune persone può diventare estremamente grave portando a vivere una vita a metà. In questi casi si può parlare di dismorfia.
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La dismorfia, conosciuta anche come dismorfismo corporeo è quella condizione in cui ci si trova a fissarsi in modo particolare su uno più aspetti di se che non piacciano. Si può trattare di un naso percepito come troppo grosso, di una pelle non perfetta o di un corpo non tonico. Quando si presenta come un problema, la persona che ne soffre, si trova a concentrarsi su questo aspetto in modo quasi totale, sentendosi a disagio con se stessa, paragonandosi sempre agli altri e cercando in tutti i modi di correggersi al fine di apparire diversa da quello che è.
Si tratta di un problema che può diventare grave e che tende a rovinare la vita di chi ne soffre.
Dismorfia, come riconoscerla
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La dismorfia è un problema che può colpire chiunque ma che tende ad essere più frequente tra i giovani. Rientra tra le malattie mentali e può avere diverse origini. Ad oggi non è chiaro come e perché si sviluppi esattamente. È però evidente che si tratta di un problema che può essere sia di tipo genetico che di tipo sociale.
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Le persone che soffrono di dismorfia tendono a percepirsi in modo diverso rispetto alla realtà, percependo i propri difetti (o quelli che considerano tali) in modo eccessivo.
In genere ci sono dei sintomi che tendono ad accomunare le persone che soffrono di dismorfia e che si possono riassumere così.
- Percezione estremamente negativa di alcuni aspetti della propria persona
- Confronto continuo con l’aspetto degli altri
- Fissazione verso una parte del corpo che si considera in modo negativo
- Bisogno di nascondere i difetti che si pensa di avere
- Certezza di essere brutti o addirittura deformi
- Timore di essere costantemente giudicati dagli altri
- Paura di non piacere agli altri
- Tendenza ad isolarsi
- Bisogno continuo di guardarsi allo specchio per controlarsi
- Ossessione per il trucco, la palestra, etc…
- Disturbi alimentari
- Abuso di sostanze
- Disturbi ossessivi compulsivi
- Ansia estrema
Com’è facile intuire dai punti riassunti qui sopra, chi soffre di dismorfia tende a concentrare la sua vita su come appare e su ciò che pensano gli altri. Il bisogno di apparire in un dato modo porta infatti a sentirsi costantemente sotto lo sguardo di tutti e a sprecare tante energie nel cercare di migliorarsi e di far si che gli altri non notino il particolare di se che si crede inguardabile.
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Si tratta di un problema importante che deve essere affrontato per tempo e con le giuste modalità e che non può risolversi con una chiacchierata. Contrariamente a quanto si pensa, infatti, chi soffre di dismorfia non è una persona vanitosa o insoddisfatta ma una persona che ha bisogno di aiuto per ritrovare se stessa e, sopratutto, per acquistare la capacità di vedersi per com’è veramente.
Inoltre, come avviene per i disturbi alimentari, la dismorfia si può presentare in modi diversi, a volte generici e rivolti a zone particolari del corpo, altre volte legati ad un problema più legato al peso, cosa che spinge a vedersi troppo grassi o troppo magri anche se non è vero.
C’è poi la dismorfia muscolare che porta a vedersi sempre al di sotto di uno stereotipo che viene considerano corretto e che riguarda un fisico muscoloso senza il quale, chi ha questo problema non si sente bene con se stesso. Cosa che spinge a vedersi male e a sottoporsi a diete, palestra e assunzioni di sostanze.
A questa si unisce anche una patologia ben più recente detta dismorfia da snapchat. Si tratta dell’ossessione di assomigliare a se stessi ma nella versione con filtri. Un problema reso noto dai medici che si trovano sempre più spesso ad affrontarlo.
Come affrontare la dismorfia
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Ora che abbiamo visto cos’è la dismorfia, cerchiamo di capire come affrontarla al fine di risolverla.
Per prima cosa è bene tenere a mente che difficilmente chi ne soffre è anche in grado di chiedere aiuto. Ciò dipende dal fatto che non tutti ritengono di avere un problema e quando lo capiscono si vergognano di parlarne ad altri.
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È quindi molto importante cercare di essere d’aiuto quando ci si trova davanti a qualcuno che ne soffre ma senza essere invadenti.
Se ci si rende conto di avere questo problema, più diffuso di quanto si pensi, è invece importante capire che non si è soli che tanta gente ne soffre anche chi apparentemente non ne ha alcun motivo.
La dismorfia ha un solo modo per essere eliminata e questo è l’aiuto di tipo psicologico.
È importante quindi trovare qualcuno a cui appoggiarsi al fine di capire se il solo sostegno psicologico può aiutare o se è invece opportuno prendere in considerazione l’assunzione di farmaci.
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Ciò che conta è superare quel pensiero che porta a credere di non aver bisogno di aiuto o di poter superare le cose da soli. Perché ciò non è possibile e anche se per assurdo si riuscisse ad eliminare il difetto che si pensa di avere, se ne troverebbe subito uno nuovo sul quale concentrarsi. E questo perché la dismorfia non è un difetto da correggere ma un problema che porta a vedere difetti là dove non ce ne sono.