Donna uccisa a Orta Nova, fermato un uomo sospettato del delitto. Il paese del Foggiano vanta un triste primato negli ultimi anni
Sembra essere durata poco la ricerca dell’assassino di Tiziana Spagnolo, la 48enne uccisa nel tardo pomeriggio di ieri (26 gennaio) dentro il suo appartamento a Orta Nova. Oggi infatti è stato disposto il fermo di un 46enne. G.T., amico e conoscente della vittima che è considerato l’autore del delitto.
Secondo le prime informazioni trapelate dagli ambienti giudiziari, l’uomo sarebbe stato rintracciato nei pressi dell’appartamento teatro del delitto. Presentava diverse escoriazioni e tracce di sangue sugli abiti oltre che su alcune parti del corpo, ma saranno gli esami a stabilirne la natura e se siano collegati all’assassinio. Come resta da stabilire anche il movente, se ne esiste uno, che ha portato all’accoltellamento mortale.
Voci di paese riferiscono di una possibile lite tra la vittima e la moglie dell’uomo fermato, ma in realtà i carabinieri stanno passando al vaglio tutte le possibili ipotesi. Così come sono da chiarire alcuni messaggi che il presunto omicida avrebbe indirizzato al figlio. C’è scritto che gli lascia la sua divisa, l’abito della congregazione di cui fa parte e il borsone da lavoro perché deve scappare come latitante. Secondo il suo legale, l’uomo ha ben tre profili Facebook e ha sostenuto di non essere lui l’autore di quei post.
In attesa di capire di più sui contorni della vicenda il sindaco di Orta Nova, Mimmo Lasorsa (in carica dal 2019) ha scritto una lettera al prefetto di Foggia chiedendo di intensificare i controlli. Solo l’altra sera infatti il paese è stato anche teatro di un attentato dinamitardo contro la vetrina di un bar. “Questo è un periodo particolarmente critico. Da un lato l’escalation criminale con bombe e rapine. Dall’altro oggi siamo costretti a commentare un atto di una violenza ingiustificabile”.
Orta Nova torna di nuovo al centro della cronaca nera con un triste primato. Quello di Tiziana Spagnolo infatti è il terzo femminicidio in paese negli ultimi due anni. Il primo episodio il 12 ottobre 2019: Ciro Curcelli, 53enne assistente capo della polizia penitenziaria di 53 anni uccise con la sua pistola di ordinanza la moglie Teresa di 54 anni e le due figlie di 18 e 12 anni. Poi con la stessa arma si suicidò.
Qualche giorno più tardi (il 28 ottobre) Cristoforo Aghilar invece accoltellò a morte l’ex suocera Filomena Bruno, 53 anni. La donna aveva cercato di sottrarsi alla violenza scappando, ma era stato tutto unitile.
Aghilar era anche stato tra i protagonisti dell’evasione di massa dal carcere di Foggia il 9 marzo 2020. Dopo 4 mesi di latitanza era stato nuovamente catturato a Minervino Murge il 29 luglio dello scorso anno e da pochi giorni al Tribunale di Foggia si è aperto il processo nei suoi confronti.