DPCM 14 gennaio, dopo giorni di incertezza finalmente il governo ha risposto alle Faq: dagli spostamenti alle seconde case, ecco cosa possiamo fare
Ad una settimana di distanza dal DPCM 14 gennaio il governo ha pubblicato nelle ultime ore tutte le risposte alle molte domande rimaste in sospeso per chiarire cosa possiamo e non possiamo fare. Spostamenti tra varie regioni, tra comuni diversi, nelle secondo case, attività sportive, funzioni religiose: c’è una risposta per tutti.
Prima di passare alle varie voci, ricordiamo che il nuovo DPCM gennaio sarà in vigore fino al 5 marzo prossimo salvo correzioni in corsa. E adesso passiamo alle domande più comuni, partendo dagli spostamenti che occupano una voce importante. Il primo passaggio fondamentale è sugli occupanti di un mezzo da trasporto: può essere usato “con persone non conviventi, purché davanti ci sia solo il guidatore e due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori”.
Passare da una zona rossa ad una arancione o gialla sarà permesso solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità come l’acquisto di beni necessari o motivi di salute. Sarà permesso anche per assicurare lo svolgimento della Didattica in presenza, se prevista.
Chi è giustificato a farlo ma non ha macchina o patente, oppure non è autosufficiente potrà farsi accompagnare da un familiare o da una persona incaricata del trasporto. Ma nel caso in cui accompagnatore e accompagnato non siano conviventi dovranno indossare entrambi la mascherina. Gli spostamenti invece per motivi di lavoro possono essere anche “esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro idonea a dimostrare la condizione dichiarata”.
DPCM 14 gennaio, le risposte alle Faq sullo sport e le altre attività sia all’aperto che al chiuso
I genitori separati o divorziati potranno andare a trovare i figli minorenni anche in un’altra regione o all’estero, scegliendo il tragitto più breve e rispettando le prescrizioni sanitarie (persone in quarantena, positive, immunodepresse, eccetera). Sarà possibile ma sconsigliato spostarsi per accompagnare i propri figli dai nonni o per andarli a riprendere all’inizio o al termine della giornata di lavoro.
Altri spostamenti possibili sono quelli per dare assistenza a parenti non autosufficienti, anche tra Comuni e Regioni in aree diverse. Ma è permesso solo ad un parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori o disabili che già assiste. All’interno della zona è possibile assistere un parente o un amico non autosufficiente perché è “una condizione di necessità”.
In zona rossa sarà permesso svolgere attività sportiva esclusivamente nell’ambito del territorio del proprio Comune, rispettando il coprifuoco dalle 22 alle 5, informa individuale e all’aperto. Fondamentale mantenere la distanza di due metri. Per chi corre o va in bici sarà anche possibile entrare in un comune diverso dal proprio, ma solo se si tratta di un passaggio veloce prima di fare rientro a casa.
Sono ammesse le passeggiate perché rientrano nell’attività motoria, esclusivamente in prossimità della propria abitazione e per compiere gli altri spostamenti consentiti, come andare al lavoro.
Consentite anche le funzioni religiose con la partecipazione di persone, nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal governo con le rispettive confessioni (quindi non solo per i cattolici). Permesse anche le tumulazioni e le sepolture rispettando la distanza interpersonale di almeno un metro tra le persone che assistono, evitando ogni forma di assembramento. Sarà anche possibile spostarsi in altre Regioni indipendentemente dal colore per partecipare al funerale di un parente.