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Chi è una nail art addicted probabilmente già sa di cosa stiamo parlando, tuttavia siamo certe che anche le più esperte tra di voi non conoscono tutte le incredibili funzionalità del buffer unghie, uno strumento per la manicure che (come vedremo a breve) di accessorio ha ben poco. In molte, infatti, lo omettono del tutto nella loro routine di cura delle unghie, altre invece lo utilizzano saltuariamente, a differenza della lima che invece non deve mancare mai e poi mai.
Per certi versi però, il buffer unghie è anche più importante della “semplice” e più conosciuta limetta. Ma cosa lo rende così speciale e perché fa la differenza nella buona riuscita di una manicure? Stiamo parlando sempre di una lima che però, a differenza delle altre più convenzionali che si trovano sul mercato, ha una grana finissima il che implica che sia perfetta per levigare le unghie senza rovinarle eccessivamente.
Il problema, infatti, della lima tradizionale è che per certi versi risulta “aggressiva” al tocco, tant’è che dopo un po’ potrebbe rovinare il letto ungueale perché la sua funzione primaria non è curare l’unghia in sé e per sé, quanto accorciare la lunghezza delle unghie e dare una forma ben precisa. Col buffer, invece, si svolge un lavoro più preciso e per certi versi complementare alla lima: Il risultato sarà un’unghia liscia e uniforme.
Mai più senza il buffer unghie: è lo strumento di bellezza che ti mancava
In particolare poi, il buffer unghie è stato pensato per pulire la superficie da sebo, residui di smalto e di gel, tutte impurità queste che se non rimosse con cura possono causare non pochi problemi alle unghie. In altre parole, è davvero semplice, anzi semplicissimo, mettere un po’ di smalto: la vera differenza però la fa la cura dei dettagli che va oltre il classico gel unghie, anche se va detto che quello della Rimmel fa miracoli.
Ma non finisce qui: con la sua precisa azione levigante, infatti, il buffer è più che utile in presenza di striature e antiestetici solchi permettendo di uniformare il letto ungueale che sarà poi pronto per assorbire al meglio sia lo smalto che il gel unghie, offrendo alla fine della fiera un risultato tanto omogeneo quanto luminoso, eliminando nel contempo anche le macchie causate da eventuali funghi. Giusto per rendere l’idea del lavoro propedeutico che può svolgere un buon buffer: grazie al suo passaggio leggero anche chi ha le unghie grasse e poco lisce potrà godere di una manicure professionale a casa senza stress e senza spendere una fortuna dall’estetista per unghie impeccabili.
E in tal ottica, la comoda confezione da 20 buffer a un prezzo contenuto è perfetta per cominciare a familiarizzare con uno strumento così essenziale per la cura delle unghie. Specialmente poi se si usano prodotti specifici per la ricostruzione delle unghie come l’acrilico, il buffer aiuta opacizzare l’unghia al meglio perché realizzato con materiali di alta qualità, come spugna e smeriglio, che rispettano l’unghia senza rovinarla. Anche perché, il buffer aumenta l’attrito sulla superficie dell’unghia in modo che lo smalto rimanga intatto per due settimane di fila (sì tranquilla, anche se lavi i piatti lo smalto sarà perfetto).
1 buffer, 4 fasi: scopriamo come usarlo al meglio
E non pensare minimamente che si tratti di un prodotto usa e getta. il kit da 20 buffer se trattato con cura, può durarti anche per un bel po’. Queste speciali lime a forma di mattoncino, infatti, possono essere attorcigliate a volontà senza per questo deformarsi facilmente e la superficie può essere lavata con acqua per essere riutilizzata più e più volte dopo il lavaggio. In media un buffer può durare anche più di 3 mesi prima di essere sostituito anche perché è consigliabile usarlo non più di una volta ogni due settimane, anche se lo usi per la pedicure.
Tuttavia, al netto della sua praticità e comodità d’uso, le prime volte potrebbe essere non così tanto intuitivo il buffer perché il suo utilizzo passa attraverso 4 fasi per un risultato pressoché impeccabile. La prima fase consiste nella classica limatura per accorciare le unghie se non si vuole usare la lima. Una volta data forma grossolana e lunghezza desiderata, si può passare alla seconda fase ovvero limare l’unghia con maggior precisione per conferirle la forma finale, ovale, squadrata o più a punta, questo lo decidi tu, tanto col buffer puoi conferire alle tue unghie la forma che preferisci.
Nella terza fase, invece, si può passare con il lato a grana fine il buffer su tutta la superficie dell’unghia per levigarla come si deve così da appianare striature ed eliminare tutti i residui presenti di smalto, sebo, gel. Infine, a meno che non si debba il classico smalto (che in questa circostanza aderisce bene anche su una superficie più porosa), si può lucidare per due o tre volta a zona l’unghia con movimenti delicati e leggeri. E le tue unghie sono pronte! Attenzione però: se le unghie si scheggiano o danneggiano troppo, significa che stai esercitando fin troppa forza, in questo caso meglio interrompere l’utilizzo del buffer così da dare il tempo al letto ungueale di riprendersi al meglio.
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