L’edema vulvare è una patologia benigna che generalmente si manifesta dopo la gravidanza ed il parto e scompare entro pochi giorni.
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L’edema vulvare è una patologia caratterizzata da un’anomala presenza di liquido che si deposita tra i tessuti della pelle o della mucosa. Questo liquido fuoriuscendo dai vasi sanguigni produrrà gonfiore localizzato nella vulva.
Questa reazione infiammatoria si verifica dopo il parto nel caso in cui siano state eseguite particolari manovre traumatiche come uso di ventose, pinze o episiotomia. L’edema vulvare può manifestarsi anche durante la gravidanza ed è amputabile all’aumento del volume del sangue nel corpo.
Ad ogni modo avvertire dolore a livello della vulva dopo il parto è comune dato il forte cambiamento che avviene nella vagina, nel muscolo perineale. Il gonfiore dolorante spesso è una reazionea tale cambiamento.
Edema e vene varicose nella vulva: la differenza
Spesso l’edema vulvare viene confuso con le vene varicose. Bisogna precisare che mentre l’edema vulvare, come abbiamo detto, non è altro che una reazione infiammatoria a seguito di un trauma durante il parto, le vene varicose sono dovute ad una vena dilatata a causa dell’eccesso di sangue.
Durante la gravidanza si assiste ad un rallentamento della circolazione venosa unita a eccessiva pressione sulla vagina per via del il peso del bambino che preme su questa zona, aumentano di conseguenza i rischi di vene varicose.
Inoltre, bisogna tener presente che durante la gravidanza assistiamo a numerosi sbalzi ormonali e le vene della vulva sono particolarmente sensibili ad essi.
I sintomi dell’edema vulvare che si manidfestano nei giorni successivi al parto:
Se dopo o durante una gravidanza si avvertono questi sintomi è bene consultare il parere del proprio ginecologo.
Infiammazione della vulva: come prevenirla
I corsi pre parto aiutano a preparare una donna alla nascita ed anche a preparare il corpo al trauma del parto, questo è il primo passo per ridurre il rischio di edema vulvare.
Ricordarsi di massaggiare regolarmente il perineo per favorire la dilatazione dell’area durante il parto.
Se si notano gambe gonfie meglio indossare calze a compressione durante la gravidanza, dal secondo trimestre per favorire la circolazione e il ritorno venoso in tutto il corpo.
In linea generale e soprattutto dopo il parto, per favorire la ventilazione in zona intima, evitare l’uso di biancheria intima sintetica e utilizzare invece biancheria realizzata con materiali naturali, perché il calore peggiora l’edema vulvare. Anche i vestiti troppo stretti dovrebbero essere evitati.
Stare a lungo nella meesima posizione è altrettanto sconveniente così come la mancata attività fisica. Optare per un piano di allenamento con il consenso del proprio medico ginecologo.
Nel caso in cui l’ insufficienza venosa si presenta prima della gravidanza, avvalersi delle pratiche di prevenzione sotto riportate durante la gravidanza, ma anche dopo il parto.
Avvertenze:
La vulva può essere associata alla flebite degli arti inferiori, quindi è necessario consultare un medico alla comparsa dei primi sintomi.
Cercare di mantenere la calma, seppure questa sensazione sia spiacevole e dolorosa, solitamente scompare spontaneamente dopo il parto o quando si smette di allattare.
Edema vulvare: terapia
Solitamente nel caso in cui il medico conferma la diagnosi di edema vulvare, la prima cosa da fare è cercare di alleviare l’infiammazione. Secondo l’ostetrica Anne Galabert l’edema vulvare scompare in 2 o 3 giorni. Per alleviare i fastidi consiglia di affidarsi ad alcune pratiche comuni:
Fonte: SantèMagazine
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