La comunicazione tra uomo e cane si sviluppa in tre livelli:
Verbale – ossia attraverso l’uso della parola
Paraverbale – ossia attraverso il tono ed il ritmo della voce
Non verbale – ossia attraverso la postura, i gesti e la mimica.
Il cucciolo riesce ad elaborare la comunicazione del suo padrone, elaborando il messaggio espresso attraverso le parole. Diventa quindi molto importante fare molta attenzione alla coerenza dei messaggi che quotidianamente inviamo gli, sia nel tono che nella dimostrazione di approvazione o negazione di un suo comportamento, in modo che lui possa associarlo ad un suo gesto. Per questo è importante non ridere mentre lo si sgrida, o non lodarlo se esegue gli ordini, altrimenti non riuscirà a capire la differenza tra un atteggiamento giusto e uno sbagliato.
RICOMPENSE O PUNIZIONI
Per ‘istruire’ il nostro cucciolo, le prime cose da capire sono come ricompensarlo in caso di esecuzione di ordini o come punirlo per aver commesso un’azione indesiderata.
La RICOMPENSA è importante, ma attenzione a non farla diventare un ‘vizio’, deve rimanere un chiaro segnale di approvazione nel caso in cui lui esegua correttamente qualcosa; la ricompensa può essere dimostrata attraverso le coccole, oppure tramite un ‘premio‘ come un biscottino (ovviamente adatto a loro, non per uso umano) tenuto esclusivamente per l’occasione. Nel momento in cui il cucciolo riceverà la ricompensa immediatamente dopo ‘il fatto’, lui assocerà quell’episodio ad un momento positivo, ed in seguito tenderà a ripeterlo. Come con i bambini, il premio non dovrà essere usato per calmare un capriccio, ma solo per lodare un atto positivo; in caso contrario lui capirà che per avere coccole o cibo ‘extra’ dovrà fare le bizze!
La PUNIZIONE è molto più delicata della ricompensa, e ci sono delle regole importanti da seguire per far sì che sia efficace: per esempio non si deve mai punire il cucciolo se l’azione sbagliata è stata compiuta tempo prima, perchè non riuscirà ad associare il rimprovero al comportamento sbagliato. La punizione sarà meglio captata se preceduta da un secco ‘NO!’, in modo che in seguito basterà pronunciare questa parola in modo preciso, senza titubare, per far capire che in caso di perseveranza dell’azione poi seguirebbe la punizione. Infine, come la ricompensa, anche la punizione deve avvenire solo se il cane disubbidisce.
Come rimproverare il cucciolo? Se si è vicino al cane, basterà collocare la nostra mano sulla cottola del nostro amico e comprimere verso il basso, come farebbe la sua mamma, e trattenerlo in questa postura fino al suo rilassamento; oppure girandolo delicatamente a pancia all’aria, esercitando una lieve pressione sul torace, anche qui trattendendolo finchè non sentiamo il suo rilassamento. Se invece siamo a distanza basterà utilizzare un tono di voce autoritario oppure battere un colpo secco sul tavolo; anche la nostra postura è importante, e mentre lo stiamo sgridando restiamo in piedi, con le mani sui fianchi ed il busto leggermente inclinato, lo sguardo dovrà essere fisso sul dorso del cane e non fisso negli occhi, perchè potrebbe pensare che lo vogliamo aggredire.
Se volete avere altre informazioni per l’educazione dei nostri cuccioli, restate con noi, vi aiuteremo nella relazione con il vostro cucciolo, in modo che il vostro legame resti indissolubile negli anni!
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