I motivi per cui lui ci mette tanto tempo ad avere l’orgasmo possono essere diversi. Dipendono anche dall’età e dalla forma fisica!
Altre motivazioni però possono essere di natura psicologica e genetica. Una cosa è certa: se le sue prestazioni sono da maratoneta o da velocista non è quasi mai “colpa” della donna.
Purtroppo però le partner di uomini che ci mettono tanto a venire spesso si convincono che qualcosa non vada. Si tratta di un comportamento tipicamente femminile dettato principalmente dalle nostre insicurezze.
Se va bene ci convinciamo che il rapporto non è più quello di un tempo e che si è persa la “scintilla” iniziale che aveva alzato al massimo l’attrazione reciproca. Se va male cominciamo a pensare di non essere più attraenti e le nostre insicurezze si moltiplicano.
Le ragioni di un’eiaculazione ritardata o impossibile invece possono essere molte, spesso relative soltanto all’uomo e al suo rapporto con la sessualità, alla sua condizione fisica e al suo livello di benessere psicologico.
Quando si parla di problemi relativi all’eiaculazione, nella maggior parte dei casi ci si sofferma sull’eiaculazione precoce. Un uomo che raggiunge l’orgasmo troppo in fretta, cioè dopo un minuto o due dall’inizio della penetrazione, soffre di questo disturbo.
A livello psicologico è un problema molto grave, poiché l’uomo si sente colpevole di non essere in grado di soddisfare la propria partner. Da questo si scatena un cortocircuito emotivo che porta gli stati d’ansia a peggiorare le performance e le performance insoddisfacenti ad aumentare l’ansia da prestazione.
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Non ci si sofferma quasi mai sul problema inverso, cioè sull’eiaculazione impossibile o ritardata. Si tratta del disturbo uguale e contrario all’eiaculazione precoce. Significa che l’uomo impiega tantissimo tempo a raggiungere l’orgasmo o a volte non riesce a raggiungere lo stato di eccitazione necessaria ad eiaculare.
Spesso di dice che un problema del genere non è un problema reale: il sogno di ogni uomo è durare più della media in modo da soddisfare la compagna.
Si tende però a sottovalutare il malessere psicologico che questa situazione può causare. L’incapacità di raggiungere l’orgasmo produce una grande frustrazione nell’uomo, che non si sente in grado di avere il pieno controllo sul proprio corpo, ma rovina anche la relazione con la donna.
Un rapporto troppo lungo può portare infiammazioni e bruciori vaginali a causa dello sfregamento prolungato, ma anche dolori muscolari e, a livello psicologico, noia e distrazione.
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Se solo di recente lui ci mette tanto ad avere l’orgasmo, ma in passato riusciva a raggiungerlo normalmente, molto probabilmente ad avergli giocato un brutto scherzo è l’avanzare dell’età.
Invecchiando, infatti, l’uomo comincia a produrre gradualmente meno testosterone, quindi a eccitarsi più lentamente di prima. Inoltre le prestazioni del suo sistema circolatorio peggiorano: rimanere a corto di fiato e di forze rende difficilissimo il raggiungimento dell’orgasmo.
Infine il pene perde gradualmente sensibilità con l’avanzare del tempo ed è necessaria una stimolazione più lunga per raggiungere un livello di eccitazione sufficiente.
In base al tempo da cui questo disturbo accompagna una persona l’eiaculazione ritardata si definisce:
In base alle condizioni con cui questo disturbo si presenta l’eiaculazione ritardata si definisce:
Come accade per la maggior parte dei disturbi sessuologici, la causa principale è uno stato ansioso legato alla sessualità o alla relazione con un determinato partner.
Un primo passo per superare questo stato è instaurare un confronto diretto ma accogliente con il partner, parlando del problema in forma non accusatoria.
Se si dovesse scoprire che lui riesce a raggiungere l’orgasmo solo con la masturbazione si potrebbe pensare di “aiutarlo” attraverso la stimolazione orale o manuale per arrivare all’orgasmo dopo un certo periodo dedicato alla penetrazione.
In genere la creazione di una relazione di coppia priva di stress in cui lui si senta accolto e compreso anziché giudicato è la risoluzione ideale per un disturbo di leggera o media gravità.
Se invece, durante queste confidenze di coppia, si dovesse scoprire che lui non ha mai provato l’orgasmo in vita sua, la situazione è più grave.
Nella maggior parte dei casi potrebbe essere arrivato il momento di cominciare una terapia psicologica con un professionista.
Bisogna ricordare però che ci sono alcune gravi patologie che rendono impossibile il raggiungimento dell’orgasmo. Tre questi vi sono il diabete mellito e l’ipotiroidismo.
Inoltre, se lui prende farmaci per curare delle patologie croniche è possibile che la difficoltà ad avere l’orgasmo sia uno spiacevole effetto collaterale.