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Lei era così, guardate come l’ha ridotta il compagno massacrandola di botte

Violenza sulle donne: giorno di ordinaria follia

La cosa più triste sapete qual è? Che ormai in tanti non ci fanno più caso, in molti, leggendo un trafiletto del genere corrono avanti, pensando ‘ecco l’ennesimo caso di violenza domestica’.

Di cosa stiamo parlando? Nulla di nuovo, è vero, ma da donne non possiamo permettere che ogni volta basti dire ‘poverina, pensa se toccasse a me’.

Due fidanzati, lui campione americano di MMA, lei una ragazza che come mestiere ha scelto quello della pornostar, ma questo non autorizza molti di voi a pensare ‘e vabbè, che pretendeva allora lui’. Quando una relazione finisce, o è sul punto di farlo, la colpa è sempre nel mezzo, 50 e 50, anche se tante volte il lasciato ama sentirsi vittima, una vittima che sta diventando sempre più violenta e assetata di vendetta, una vendetta che si consuma ad armi impari, una mano di un uomo ferito non potrà mai lasciare scampo al fisico di una donna indifesa.

La loro storia era al capolinea, lei, sbagliando, tradisce il suo compagno che purtroppo la trova a letto con un altro uomo. Badate bene, non stiamo dicendo che lei non abbia sbagliato, sia chiaro, quello che condanniamo, e lo facciamo con tutto il fiato che abbiamo in corpo, è che MAI e poi MAI un uomo può arrogarsi il diritto di ridurre in fin di vita una donna, nemmeno se spinto da una ‘giustificata’ rabbia momentanea.

18 ossa rotte, fegato spappolato, costole incrinate, capelli rasati e tentata violenza: questo è quanto Christy Mack ha dovuto pagare per aver tradito il suo fidanzato Jonathan Paul Koppenhaver, che ora vanta ben 34 capi d’imputazione per averla ridotta così.

E se toccasse a noi? Sarebbe poi così scontato dire che è l’ennesimo caso di violenza domestica? Se su quel letto di ospedale ci fosse nostra figlia?

Non possiamo che fare i nostri più sentiti auguri di una pronta guarigione a questa bellissima ragazza, che da oggi porterà dentro di se una ferita ben più grande di quella cicatrice sul volto, una ferita che non si lava via con dell’acqua calda e qualche pezza, una ferita che la rincorrerà ogni volta che un uomo le si avvicinerà.

E se a soffrire foste voi? Uomini traditi? Prima o poi qualcuno che farà giustizia a queste povere donne arriverà, non su questa terra, e li, scappare, sarà impossibile.

Silvia Cini

Classe 1982, giornalista pubblicista dal 2020, divento ‘mamma’ di CheDonna, ideato in concerto con la proprietà, nel lontano 2009. Fu la mia prima esperienza giornalistica e dal primo ‘pubblica’ su WordPress capii che questa era la mia vera passione. Dirigo questa testata da allora, gestendo un gruppo di persone appassionate e professionali che negli anni sono diventate la mia famiglia. Nel 2019 divento mamma di Sara, e grazie a lei do vita ad altri progetti legati al mondo delle mamme e del settore food sempre per la Web365. Oggi dirigo 4 giornali e la mia passione per questo lavoro cresce ogni giorno di più.

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