Nell’ultimo libro affronta il rapporto padre-figlio: scopriamo in che modo!!!
Attore… Conduttore… Radiofonico… E, soprattutto, uno scrittore che attraverso le sue parole riesce a rappresentare la realtà che ci circonda senza mai essere monotono o banale. Di chi stiamo parlando? Di Fabio Volo!
“Ho sempre avuto la passione per la scrittura” racconta ” da ragazzo non andavo a scuola ma facevo il paniettiere, poi ho incontrato una persona che mi ha fatto innamorare dei libri” E meno male, aggiungiamo noi.
I suoi cinque libri sono stati dei longseller, tutti in classifica per tantissimo tempo tra i libri più venduti. Ed ora, l’ultimo, ‘Il tempo che vorrei’ , in cinque mesi non è mai uscito dalla top ten. Ha raggiunto le 11 edizioni con 700 mila copie vendute. Racconta la storia di un parde e di un figlio. L’uno grande lavoratore, molto chiuso in se stesso e poco affettuoso verso il figlio, dimostra il suo affetto costruendo il suo futuro; Lorenzo, il bimbo, adora la madre che, a differenza del padre, lo fa giocare, gli dedica il suo tempo. Quando il bambino cresce, diventando un uomo, comincia a capire l’amore che il padre ha nei suoi confronti e cerca di costriure un rapporto con lui. In maniera goffa i due si avvicinano e Lorenzo vede sempre di più nel genitore se stesso… Da qui i sensi di colpa di entrambi…
La copertina del libro, un barattolo con il coperchio chiuso e tante luci del Natale accese all’interno, simboleggia il personaggio del genitore: un uomo che ha dentro cose meravigliose ma che non riesce a tirare fuori se non c’è nessuno a dargli una mano…
E se avete perso gli altri libri di Fabio Volo vi ricordiamo i titoli per poterli cercare e mettere nella vostra biblioteca personale: Esco a fare due passi, E’ una vita che ti aspetto, Un posto nel mondo, Il giorno in più.
Buona lettura!