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Femminicidio nel Bresciano: donna con cranio fracassato. Marito in fuga

Mentre si cerca ancora Marco Quarta, l’uomo che, giovedì scorso nel Trentino, ha ucciso, accoltellandola davanti ai figli, l’ex moglie Carmela Molino, si registra un nuovo caso di femminicidio nel Bresciano e anche in questa vicenda il marito risulta latitante dopo l’omicidio.

La tragedia è avvenuta a Castenodolo, in provincia di Brescia, dove un adolescente di 15 anni ha ritrovato la madre, una donna di 54 anni,  Angela Mura, con il cranio fracassato. Il ragazzo tornando da scuola, verso l’una, ha lanciato l’allarme ai carabinieri dopo aver visto la madre in camera da letto in una pozza di sangue.
Secondo le indiscrezioni, a compiere l’efferato omicidio è stato il marito, Alessandro Musini, di 47 anni, con il quale la donna era in fase di separazione. L’uomo, un operaio di 50 anni che avrebbe dei piccoli precedenti penali, lunedì non si sarebbe presentato al lavoro, un’azienda di Montichiari. L’uomo sarebbe fuggito a bordo della sua auto, una Opel Astra Grigia e sarebbe tutt’ora latitante.
Al momento gli inquirenti non hanno trovato l’arma del delitto e durante le indagini sono stati posti sotto sequestro i cassonetti dell’immondizia per ricercare l’oggetto impiegato per uccidere la donna. Tuttavia sembra che dall’abitazione mancherebbero alcuni oggetti da lavoro.
Il pm della procura di Brescia ha stabilito l’autopsia che accerterà l’arma del delitto.
La donna era vedova del primo marito, morto in un incidente in moto, dal quale aveva avuto una figlia, che vive in Sardegna, e un secondo figlio di 20 anni, residente invece nel Bresciano.

Il terzo figlio invece lo aveva avuto con l’attuale marito omicida. La coppia stava attraversando un periodo di difficoltà economica tanto che Angela svolgeva dei lavori saltuari come badante per gli anziani. Il proprietario dell’immobile dove la famiglia risiedeva ha spiegato che “ultimamente Musini faticava a pagare l’affitto della casa”.

Secondo le prime ipotesi sul movente, spunterebbe la pista del delitto passionale, in quanto forse il marito non accettava che la donna avrebbe voluto separarsi.

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