FESTIVAL DEI DUE MONDI, CAMILLERI A SPOLETO PER “LA VERTIGINE DEL DRAGO”.

Sabato sera all’Auditorium della Stella di Spoleto c’era anche Andrea Camilleri, in occasione della messa in scena de “La vertigine del drago”, scritto da Alessandra Mortelliti e diretto da Michele Riondino, famoso per la sua interpretazione del “Giovane Montalbano” e al suo esordio alla regia.

Gli interpreti sono proprio la Mortelliti e Riondino, che in poco più di un’ora di spettacolo riescono a suscitare nel pubblico molte risate e qualche lacrima. “La vertigine del drago”, ambientato in uno squallido garage della periferia romana, parla di integrazione, emarginazione, vita di periferia, l’isolamento.

Lo spettacolo racconta la breve convivenza forzata di Francesco, naziskin non troppo spietato interpretato dallo stesso Riondino, e di Mariana, imprevedibile 22enne Rom impersonata dall’autrice Alessandra Mortelliti.

I due si trovano nel garage dopo che il giovane, scoperto ad appiccare un incendio in un campo rom della Capitale, è costretto a prenderla in ostaggio per guadagnarsi la fuga. Scappando è rimasto ferito da un colpo di arma da fuoco e la sua condizione di relativa fragilità unita alla sensazione di abbandono che entrambi provano da parte dei propri gruppi di appartenenza, porta i due a confrontarsi, sebbene in un rapporto squilibrato e violento, e a scoprire poco a poco di non essere poi tanto diversi.

Paloma

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