I figli di Terence Hill erano due fino al 1990, poi una tragedia segnò la storia familiare dell’attore, che perse il figlio Ross in maniera del tutto inaspettata.
Considerato uno degli attori italiani più famosi di sempre e allo stesso tempo uno dei pilastri della cinematografia italiana, oggi Terence Hill è amatissimo per i suoi ruoli nelle fiction televisive.
Dopo aver interpretato il personaggio di Don Matteo per oltre una decina d’anni, l’attore è tornato sul piccolo schermo nei panni di guardia forestale nella fiction rai A Un Passo dal Cielo, assieme al protagonista Alessio Boni.
Nonostante l’enorme fama dell’attore non sono in molti a sapere che la sua vita è stata letteralmente spezzata in due da una tragedia familiare avvenuta ormai trent’anni fa, ma che lo gettò in una profonda depressione.
Terence Hill conobbe la sua futura moglie Lori su un set cinematografico. Lei, tedesca, aiutava gli attori a preparare le battute prima di entrare in scena. I due rimasero folgorati l’uno dall’altra e, nel giro di meno di un anno, si fidanzarono e decisero di sposarsi. Era il 1967 e appena due anni dopo nacque l’unico figlio naturale della coppia: Jess Hill.
Jess decise di seguire le orme di suo padre, dedicando la propria vita all’arte cinematografica. L’attore arrivò anche a recitare su una sceneggiatura di Jess nel film Botte di Natale. Si trattò dell’ultimo film girato da Terence in coppia con il compagno cinematografico di sempre Bud Spencer.
Anni dopo la nascita di Jess, Terence e Lori decisero di adottare un bambino nato nel 1973, Ross. All’epoca la famiglia viveva negli Stati Uniti, dove in tutto ha soggiornato per 30 anni.
Terence Hill era legatissimo a suo figlio adottivo, considerandolo a tutti gli effetti come un figlio naturale. Venne terribilmente scosso dalla notizia della morte del ragazzo a soli 16 anni, a causa di un incidente stradale in Massachusetts.
L’improvvisa e dolorosa scomparsa di Ross costituì un vero e proprio tabù nella famiglia di Terence Hill per molti anni, tanto è vero che l’attore arrivò addirittura a parlare di un periodo di profonda depressione durante la quale si allontanò da tutti, addirittura da suo figlio naturale, il quale sentiva di aver perso un vero fratello.
“Purtroppo quando succedono queste cose è sempre il silenzio a prendere il sopravvento. Non riesci più a parlare, guardi l’altro figlio e pensi ‘adesso cosa gli dico?’. Io sono disperato e so che anche lui lo è, ma a che serve sommare dolore a dolore? Allora finisce che ci si allontana, muti e soli. Poi pian piano il tempo allevia un po’ la sofferenza e finalmente si torna a parlare anche di “quello”. […] Devo dire grazie alla fede, che mi ha sorretto in questi momenti terribili, e al lavoro, senza il quale sarei impazzito” ha dichiarato l’attore molti anni dopo, in una lunga e intima intervista a Famiglia Cristiana.
Ross aveva recitato insieme al padre in due film, quando aveva 10 e 15 anni. Il suo primo impegno cinematografico fu insieme al fratello nel film del padre “Don Camillo”, realizzato nel 1983. Il secondo film, uscito nel 1987, era “Renegade – Un osso troppo duro”.
Poco prima di perdere la vita Ross stava studiando per interpretare Billy The Kid nella celebre serie televisiva Lucky Luke, di cui il padre era non solo interprete ma anche regista.
Era chiaro che Terence Hill vedesse nel figlio grandi doti interpretative e che sognava per lui un futuro brillante. Il ragazzo, del resto, frequentava un prestigioso college americano e si era distinto per le sue doti atletiche entrando nella squadra di football americano e di canottaggio del suo College.
La morte di Ross avvenne appena dopo un week end trascorso in famiglia. Il giovane aveva raggiunto la casa paterna per trascorrere il fine settimana insieme ai genitori e al fratello, quindi la domenica sera si era rimesso in auto per raggiungere nuovamente la sede del college.
A causa di una lastra di ghiaccio formatasi per l’intenso freddo notturno di quel 30 Gennaio, l’auto guidata da Ross Hill sbandò per oltre 20 metri e finì schiantata contro un albero. Mentre Ross Hill morì sul colpo il ragazzo che si trovava insieme a lui nell’auto, sul sedile del guidatore, gli sopravvisse poche ore, morendo in ospedale la sera stessa dell’incidente.
Ai due ragazzi, scomparsi in maniera così improvvisa e drammatica, Terence Hill volle dedicare il suo lavoro di maggior rilievo degli anni Novanta: nella sigla della serie Lucky Luke c’era la frase “L’amore è eterno”.