Un rimedio naturale per chi vive nell’incertezza
Continua il nostro viaggio nel mondo dei Fiori di Bach. Oggi parliamo del Cerato. Il suo nome deriva dal latino Keratos (corna) e Stigma. Questa piantina di circa 60 cm di altezza, probabilmente originaria dell’Himalaya, non cresce allo stato selvatico, ma viene coltivata ormai nei giardini europei.
E’ un fiore che manca di identità perchè non ha profumo, e non lo si distingue facilmente dagli altri. Questa la peculiarità interiore del soggetto Cerato.
Parola di Bach: “Per quelli che non hanno abbastanza fiducia in se stessi per poter prendere da soli delle decisioni. Chiedono sempre consiglio agli altri, ma ne sono spesso fuorviati“.
L’individuo Cerato è ingenuo, credulone, introverso, volubile, dubbioso, facilmente fuorviabile, influenzabile e suggestionabile. Ha scarsa stima in stesso e nelle proprie capacità, non si fida della sua voce interiore, manca di intuizione e decisione, di fiducia in sé e nel proprio giudizio.
Cambia idea facilmente, cerca conferme e chiede consigli che poi segue alla lettera, magari dando retta all’ultimo… e sbagliando, per poi dirsi: “Sapevo che dovevo fare come dicevo io“.
Curioso, accumula informazioni, ha una ricca vita interiore ma contrapposta. E’ schiavo delle convenzioni e delle superstizioni. Caratterialmente pigro, é privo d’iniziativa e di senso pratico. Stima i decisi che hanno le situazioni in pugno. Troppa immedesimazione col gruppo di appartenenza.
Indicato anche nella cura di insonnia, stress e ansia. Il vostro erborista vi saprà indicare la dose giusta.
fonte: floriterapia.com