Il decimo rimedio del dottor Bach per depurarsi e ritrovare l’ordine interiore
Il fiore Crab Apple deriva dall’albero del melo selvatico, o melo ornamentale. Cresce nelle fratte, nei boschi, nelle siepi, nelle macchie e nelle radure. I petali a forma di cuore sono esternamente di un rosa intenso, internamente di una sfumatura rosa pallido. fiorisce in aprile. Il nome Crab viene dal norvegese “skrab” che vuol dire stentato. In floriterapia il fiore viene colto in ciuffi insieme al loro piccolo ramo. La mela selvatica non è commestibile, la polpa è molto dura e piena di semi.
Il melo selvatico, se osservato attentamente, da un’impressione di crescita disordinata, poiché tende a crescere in varie direzioni, creando una fisionomia alquanto intricata. I fiori bianchi dalle sfumature rosa parlano simbolicamente di purezza.
Parola di Bach: “E’ il rimedio della depurazione. Per coloro che hanno la sensazione di avere in sé qualcosa di sporco. Spesso è una cosa apparentemente insignificante;a volte, invece, si tratta di una malattia più seria, che viene quasi trascurata rispetto alla sola cosa su cui la persona si è concentrata. In ogni caso, l’individuo è ansioso di sbarazzarsi di questo problema che per lui è divenuto essenziale da curare, e si abbatte molto se la cura fallisce. Questo rimedio risana le ferite se il paziente ritiene che nel corpo ci sia qualche veleno che debba essere espulso”.
L’individuo Crab Apple ha un cattivo rapporto con se stesso, vergogna di sé e mancanza di amor proprio. Scoraggiato perché non vede ordine e pulizia nella propria vita. Ingigantisce le imperfezioni fisiche, l’autostima è bassa. Ha bisogno di luce e sole perché vive l’errore e la parte oscura di sé come una macchia indelebile, soffre di sensi di colpa per fatti o pensieri sessuali… e se ne vergogna. E’ il rimedio della depurazione e della purificazione profonda per chi si sente sporco, imperfetto, impuro, per l’individuo che ha perso la capacità di purificarsi e quindi trattiene le tossine fisiche, emotive e mentali. Ha la sensazione di essere stato avvelenato, contaminato, contagiato, infettato, e alimenta pensieri fissi, ossessioni, idee morbose e apprensive, che gli creano tristezza e ansia: pensa alle malattie, ai germi, all’igiene, a certi animali come gli insetti, e ne prova repulsione e paura.
Possibili sintomi fisici: astenia, allergie cutanee e respiratorie da intolleranza allo sporco. Dermopatie, brufoli, macchie, psoriasi, verruche, discromie cutanee, acne, allergie. Crisi asmatiche in chi non si accetta dal punto di vista estetico. Nausea, vomito, vertigini in chi si crede moralmente impuro. Intossicazioni, esiti da abuso di alcol, stupefacenti e psicofarmaci.
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fonte: floriterapia.com