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In questa foto c’è qualcosa di inspiegabile

La foto che andremo a vedere ce l’ha un qualcosa di a dir poco misterioso. Ci sono alcune immagini che resteranno nella storia proprio perché qualcosa, nei dettagli, non torna.

In questa foto c’è qualcosa di inspiegabile (websource photo)

Scarseggiano delle motivazioni e spiegazioni logiche e scientifiche, in quanto alcune fotografie, pressoché datate, celano dei misteri inspiegabili. Ce ne sono alcune strane, altre misteriose, altre ancora illogiche ma anche terrificanti.

In questa foto c’è qualcosa di inspiegabile

Questa è una delle foto più misteriose di sempre. Rappresenta una foto di gruppo dello squadrone della Royal Air Force, precisamente nel 1919. Questo gruppo lavorava a bordo di, possiamo notare delle file di uomini, una di seguito all’altra, ma, nell’ultima emerge l’immagine di un uomo in particolare. Un uomo che non sarebbe dovuto essere parte di questa fotografia.

Questa fotografia cela un assurdo mistero (websource photo)

Si tratta di Freddy Jackson, un meccanico in realtà deceduto due giorni prima dello scatto di questa fotografia. Sono state fatte in merito delle analisi ma è stata esclusa una doppia esposizione della stessa fotografia. Questa, è stata diramata nel 1975 da Sir Victor Goddard, particolarmente appassionato del paranormale. Non ci sono ad oggi prove certe che attestino la manipolazione di questo scatto fotografico, successivamente. Lo stesso afferma di aver divulgato la foto per diffondere la credenza riguardo l’esistenza dei fantasmi.

Questa fotografia cela un assurdo mistero (websource photo)

Ma vediamoci chiaro. Nel periodo della prima guerra mondiale molti fotografi erano soliti creare delle foto nelle quali insiemi di persone vive sentivano l’esigenza di ricordare anche chi non c’era più e aveva perso probabilmente la vita al fronte. L’autore dello scatto non è più tra noi ma l’ipotesi più accreditata è quella per la quale l’autore stesso Abbia inserito all’interno dello squadrone, quindi successivamente, il soggetto deceduto due giorni prima, come ricordo affettuoso.

Il mistero resta. In che modo l’autore dello scatto avrebbe potuto “aggiungere” l’uomo in secondo momento? Aveva già a disposizione, a quei tempi, la strumentazione necessaria per farlo? A voi l’interpretazione di quanto potrebbe essere accaduto a fronte di ciò che siamo riusciti a riportare. Se la curiosità non vi ha ancora abbandonato cliccate qui! 

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