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Francia: poliziotta investita a Parigi

 

Poliziotta investita a Parigi: torna la paura. Ancora paura a Parigi dove nella notte una poliziotta è stata investita da una macchina nei pressi dell’Eliseo, più precisamente ad un incrocio tra rue de Duras e rue du Faubourg Saint-Honoré.
Si apprende da alcuni testimoni che l’automobile, una Renault Clio nero si sarebbe scagliata volontariamente contro l’agente.

La donna è stata ricoverata all’ospedale e lo stesso presidente francese François Hollande si sarebbe recato sul posto.
La delegata del sindacato della polizia, Stéphanie Weber-Boyer alla mittente Europe 1, ha riferito che la poliziotta di 37 anni ha riportato delle ferite ai polsi, alle ginocchia e alla schiena.
Sull’automobile vi erano quattro persone che hanno poi abbandonato il mezzo, dandosi alla fuga. Due di loro sarebbero stati fermati e uno dei due aveva un basso tasso alcolico. Difficile ricondurre l’accaduto all’attentato della scorsa settimana a Charlie Hebdo: “A priori non vi è alcun dubbio sull’intenzione del conducente di colpire la mia collega. Lei sostiene che il conducente l’ha guardata negli occhi e non ha rallentato, colpendola quindi volontariamente. Tre testimoni dicono la stessa cosa”, sostiene la sindacalista di categoria.

Rivendicazioni AlQaeda Parigi

La paura in Francia è molto alta e all’indomani della tragedia che si è consumata la scorsa settimana, si moltiplicano le rivendicazioni degli estremisti islamici. Dopo l’appello del gruppo AlQaeda yemenita, questa mattina, anche i talebani afghani hanno lanciato un appello ai leader mondiali affinché fermino le pubblicazioni che alimentano odio, condannando inoltre le nuove pubblicazioni del settimanale satirico.
I Talebani afghani in un comunicato condannano “con forza questa azione ripugnante e disumana e di considerare i suoi autori, chi ha permesso e chi li sostiene come nemici dell’umanità”. Inoltre vengono salutati anche i fratelli Said e Cherif Kouachi autori della strage a Charlie Hebdo. Secondo i talebani permettere la diffusione delle caricature significa “dissacrare la fede di oltre un miliardi di persone e spingere ulteriormente il mondo nel fuoco dell’odio e della guerra”.

Proprio ieri, sarebbe stato individuato una quarta persona che sarebbe stata coinvolta nell’attentato al supermercato Cacher con Amedy Coulibaly, a porte de Vincennes. L’uomo potrebbe essere anche il franco tiratore che nel giorno 7 gennaio ha freddato un uomo di 32 anni che stava facendo jogging a Fontenay-aux-Roses (Hauts-de-Seine). Al momento, sono state perse le tracce di questo quarto attentatore che secondo le indiscrezioni, potrebbe essere già rifugiato in Siria.

Appello di Obama contro terrorismo islamico

Intanto, sul piano internazionale, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama alla vigilia di un vertice bilaterale con il premier inglese David Cameron, ha inviato una lettera pubblicata in un editoriale del quotidiano Times, nella quale sostiene che non si farà intimidire: “Che si tratti di fanatici isolati o di organizzazioni come al-Qaeda, Stato islamico o Boko Haram non ci lasceremo intimidire dai terroristi. Sconfiggeremo questi barbari assassini e la loro ideologia distorta, che cerca di giustificare l’assassinio di innocenti”, ha scritto Obama.

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