Attenzione alla spugna per la doccia: se non la cambi con questa frequenza rischia di diventare un ricettacolo di germi e batteri.
La nostra salute passa anche dalla pulizia e dall’igiene personale e degli oggetti che abbiamo in casa. Spesso, infatti, tendiamo a dimenticare che andrebbero cambiate di tanto in tanto anche le spugne.
Non solo quelle della cucina o per lavare il bagno ma anche le spugne che utilizziamo per lavarci sotto la doccia. Dopo averle usate, restando umide per diverse ore, prima di asciugarsi del tutto, possono diventare un ricettacolo di germi e batteri.
Oltre quindi ad una pulizia regolare della spugna per la doccia dobbiamo anche cambiarla con una certa frequenza per non incorrere in eventuali infezioni o altre spiacevoli situazioni.
Ecco ogni quanto sostituire la spugna per la doccia
Tutti sappiamo ormai come il bagno sia una delle stanze della casa dove fare più attenzione, in quanto circolano la gran parte di germi e batteri. Qui è proprio il luogo in cui è necessaria una pulizia quotidiana, ecco perché ti diciamo come farla in soli 10 minuti.
Ma se pensiamo sempre ad igienizzare il water, non dobbiamo anche trascurare altri oggetti in bagno. Ad esempio è importante sapere come igienizzare lo spazzolino da denti e quando è ora di gettarlo.
Non dimentichiamo poi, che spesso in bagno commettiamo un altro grave errore, ovvero quello di utilizzare il cellulare, e qui ti spieghiamo perché è una scelta poco igienica.
Ma tornando alla spugna della doccia, in tanti si chiedono come vada igienizzata e ogni quanto occorre cambiarla. Perché se è vero che all’apparenza, essa può sembrarci un oggetto pulito, visto che sta sempre a contatto con acqua e sapone, si rivela essere invece un perfetto covo di germi e microbi.
E il motivo è presto spiegato. La spugna essendo sempre a contatto con l’acqua ha la tendenza a rimanere spesso umida, questa condizione è quindi ideale per lo sviluppo e il proliferare di muffe, microbi e batteri.
Ogni volta che ci laviamo, poi, la strofiniamo sulla pelle, essa dunque per sua natura va a raccogliere la pelle morta e tutto lo sporco, grasso e quant’altro abbiamo accumulato nel corpo.
Una volta terminato di lavarci, lasciamo la spugna al bagno, magari appesa, ma sempre umida, in un ambiente per giunta anche più caldo e umido rispetto alle altre zone della casa.
Ecco che allora sulla spugna iniziano a proliferare microbi e germi. Qual è allora la soluzione?
Basta intanto igienizzare la proprio spugna ogni tanto, questo significa che potremo utilizzare anche un ingrediente naturale come l’aceto o il bicarbonato. Mettiamo la nostra spugna in ammollo con acqua calda e aceto per una decina di minuti e poi la risciacquiamo.
Altrimenti possiamo sostituire all’aceto il bicarbonato, e magari aggiungere alla miscela qualche scaglia di sapone di Marsiglia. In questo modo faremo fuori muffe, batteri e cattivi odori.
Altrimenti c’è anche un vecchio rimedio che utilizzavano spesso le nostre nonne a base di acqua bollente, limone e sale. Una volta creato il mix si metta la spugna a bagno e si lascia lì finché l’acqua non si raffredda.
Importante poi, dopo aver effettuato queste operazioni è assicurarsi di risciacquare e strizzare bene la spugna e farla asciugare appesa senza che stia appoggiata alle superfici e possa ristagnare l’umidità sopra di essa.
Infine, non dimentichiamo che la spugna non può durare in eterno, e che va cambiata all’incirca ogni 2-3 mesi igienizzandola però periodicamente. Altrimenti anche più frequentemente.
Quelle vegetali inoltre, necessitano di essere cambiate anche più spesso, c’è chi parla di tempi come 3 settimane. In ogni caso, se la spugna inizia ad emanare cattivo odore o presenta macchie strane meglio gettarla senza remore.