E’ oramai certo che lo schianto dell’Airbus A320 della compagnia lowcost tedesca Germanwings è una tragedia scaturita da un dramma personale, quello del copilota di 28 anni Andreas Lubitz. Gli inquirenti tedeschi durante le perquisizioni nell’abitazione d Lubitz hanno trovato dei certificati medici e della documentazione che prova che il pilota stava soffrendo di una depressione per cui era sotto cura.
Ma non solo: il copilota quel giorno della tragedia, non doveva volare, perché vi era un certificato medico per malattia che ha tenuto nascosto alla compagnia.
Tutti elementi che secondo la procura di Düsseldorf, titolare delle indagini in Germania, confermano la tesi del suicidio, ipotizzata dalla procura di Marsiglia.
Intanto si continua ad indagare sulla vita intima di Andreas per capire quale siano state le cause che hanno provocato questo gesto estremo. L’ex fidanzata di 26 anni, un’assistente di bordo della Germanwings, ha raccontato in un’intervista al quotidinao Bild che Andreas le disse: “Un giorno farò qualcosa che cambierà l’intero sistema e tutti sapranno il mio nome e se lo ricorderanno”. La giovane ha spiegato di essersi ricordata di quella “maledetta” frase, dopo aver appreso della tragedia. La relazione tra i due è durata circa 5 mesi, e per la giovane, “se Lubitz ha fatto schiantare deliberatamente l’aereo è perché si rendeva conto che a causa dei suoi problemi di salute il suo grande sogno di un lavoro alla Lufthansa come pilota sul lungo raggio era praticamente irrealizzabile”.
Una relazione difficile perché sottolinea Maria W. “era sempre più chiaro che Andreas aveva un problema. Nelle conversazioni a un certo punto perdeva il controllo e mi urlava contro. Avevo paura. Una volta si è persino chiuso in bagno per un lungo periodo”. Inoltre, il copilota avrebbe avuto degli incubi la notte, durante i quali si svegliava urlando “stiamo precipitando”.
“Non ha mai parlato molto della sua malattia. Solo del fatto che per questo era sotto trattamento psichiatrico”, ha poi aggiunto la giovane, confermando che fino allo scorso anno, Lubitz era sotto cura.
Ma la triste storia di Lubitz che ha trascinato con sé il destino di 150 persone, si ripercuote anche sua vita della sua attuale compagna, che stando alle indiscrezioni, sarebbe incinta. La giovane che si chiama Goldbach vive a Zum Hexenkotten vicino a Duesseldorf. La loro vita però fatta di amore assoluto negli ultimi si sarebbe incrinata. Il titolare di una pizzeria di Duesseldorf che li conosceva ha infatti raccontato che “da come guardava la fidanzata sembrava quasi che tutta la sua vita dipendesse da lei. Si sarebbero sposati a breve, almeno così mi avevano detto. Lui le aveva persino regalato un’auto. Però negli ultimi tempi si era rotto qualcosa tra loro. Non era raro vederli litigare”.