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Gianni Statera: chi era, professione e vita del marito di Alda D’Eusanio

Chi era il marito e unico amore di Alda D’Eusanio? Professione, morte e racconti su Gianni Statera. 

Foto di Instagram

Non tutti sono a conoscenza che Alda D’Eusanio, oltre a essere un’apprezzata conduttrice con una carriera alle spalle di successi in cui si è sempre saputa reinventare, ha attraversato momenti duri nella sua vita privata. Il più doloroso, senz’altro, la scomparsa del marito Gianni Statera, il noto sociologo che ha sposato nel 1983, grande amore della sua vita.

Gianni Statera, il marito e grande amore di Alda D’Eusanio non è un volto noto dello spettacolo, né del piccolo e grande schermo però è conosciuto da tutti per essere considerato un grande sociologo.

Il celebre professore di sociologia, legato ad Alda per moltissimi anni sino alla sua prematura scomparsa, è morto nel 1999 a causa di un linfoma. Un lutto gravissimo che ha messo alla prova Alda, tanto da spingerla a non mangiare nè bere a causa della sofferenza provata.

A causa dell’immensa sofferenza Alda è stata trascinata dal dolore tanto da spingere a non mangiare né bere a causa della sofferenza provata. Alda D’Eusanio entrerà ufficialmente nel cast da venerdì 29 gennaio con il suo pappagallo che gli ha dato grande forza per superare il grave lutto.

Il racconto Alda su Gianni Statera: “Mi conquistò con intelligenza”

Marito di Alda

Tutto ciò che sappiamo su Gianni Statera è che era il marito di Alda D’Eusanio ed era più grandi di lei di appena sette anni. Nato il 27 novembre 1943 a Roma è stato un sociologo e un’accademico italiano.

L’amore fra Gianni Statera e Alda D’Eusanio è stato così forte che anche dopo la sua morte la presentatrice ha continuato a tenere vivo il ricordo del marito. “Continuo a discutere con lui e a farci pace – ha spiegato -. Ha una mente forte, siamo due caratteri da scontro totale. Lui era tutto preso dall’università, la mia rivale: studiava e leggeva sempre. Io lo prendevo in giro. Rifletteva sui massimi sistemi e gli dicevo: scusa, tu che sai tutto, che ore sono? A volte, mi svegliavo e lo trovavo che mi guardava e rideva. Ancora lo fa, la mattina. Ancora lo amo tanto […] Per me è molto vivo. Un amore vero va al di là del corpo, degli oceani, dell’eterno. Soffro la sua morte solo il giorno del mio compleanno perché il suo regalo era passare un giorno intero con me”.

Giornalista di successo e donna coraggiosa, la D’Eusanio ha ricordato sul Corriere della Sera il primo incontro con Statera, avvenuto durante la presentazione di un libro. “Era bravissimo, ma non mi affascinava – ha raccontato -. Aveva solo sette anni più di me, ma era già direttore del dipartimento di Sociologia. Aveva scritto il suo primo libro a 12 anni. Era un genio, ma io pensavo che per uno che aveva mangiato pane e cultura era il minimo. Alla presentazione di un libro, iniziò a corteggiarmi, gli permisi il primo bacio dopo sei mesi. Mi conquistò con l’intelligenza, che è quello che succede ancora”.

La D’Eusanio non ha mai nascosto la profonda sofferenza provata per la morte del marito: “All’inizio, non mangiavo e non bevevo, ero arrivata a 34 chili, volevo solo morire. Poi, in un negozio, ho visto Giorgio, un pappagallo tutto piume e ossa che pativa un lutto e non mangiava più. L’ho portato a casa, a lui piace la pasta e, un rigatone lui e uno io, abbiamo ripreso a mangiare”.

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