Guai in vista per il cantante Gigi D’Alessio che, secondo nuove indiscrezioni, sarebbe stato ascoltato dai magistrati nell’ambito di una vicenda che risale al 2007, per cui D’Alessio, rischia ora di andare a processo per il reato di rapina.
Si apprende che il cantante napoletano, accompagnato dall’avvocato Gennaro Malinconico, è stato interrogato ieri dal sostituto procuratore Pietro Pollidori che ha notificato l’avviso della chiusura delle indagini, preludio alla richiesta di rinvio a giudizio.
All’epoca dei fatti, D’Alessio si era appropriato della macchina fotografica di un paparazzo che si era appostato con un collega nei pressi della villa di D’Alessio e Anna Tatangelo, all’Olgiata, in provincia di Roma.
In base alla ricostruzione dei fatti, fornita dai fotografi, D’Alessio sarebbe sceso da un’automobile in compagnia di altre tre persone con le quali, dirigendosi verso la macchina dei paparazzi, avrebbero poi aggredito i paparazzi, strappando ad uno di loro la macchinetta fotografica.
“Eravamo fermi in strada sulla nostra Micra, non siamo entrati nella villa di Gigi D’Alessio, volevamo semplicemente aspettare che uscisse di casa per fotografarlo da solo o assieme alla compagna”, avevano sostenuto i due fotografi, Mauro Terranova e Alessandro Foggia, che dopo l’accaduto furono ricoverati con ecchimosi e contusioni al pronto soccorso del Fatebenefratelli.
Dal canto suo, D’Alessio aveva invece sostenuto di essere “stato aggredito e difeso”, spiegando di non “tollerare invasioni nella mia vita privata”.
Una prima condanna a Gigi D’Alessio
Nel 2008, per la stessa vicenda, D’Alessio venne condannato a nove mesi di carcere per i reati di esercizio abusivo delle proprie ragioni e lesioni aggravate. Nel 2012, la I corte D’Appello aveva invece emesso una sentenza con una nuova ordinanza nella quale veniva modificato il capo d’imputazione ipotizzando, al posto del reato dell’esercizio arbitrario delle proprie ragioni, quello della rapina, sulla quale si stanno ora concludendo le indagini della Procura di Roma.