Un sondaggio condotto dal Movimento difesa del cittadino (Mdc) ha evidenziato un comportamento virtuoso degli italiani che tendono a ridurre gli sprechi alimentari.
Secondo i dati emerge che 8 italiani su 10 hanno dichiarato di gettare raramente del cibo nella spazzatura come la verdura, avanzi di cibi cotti, frutta e pane. Resta un 19,6 % del campione intervistato che ammette di gettare nel cassonetto gli avanzi di pranzi o cene.
Gli alimenti vengono nella maggior parte dei casi riutilizzati per nuove ricette come ad esempio il pane al pomodoro oppure vengono congelati o destinati all’alimentazione animale.
“Con la crisi si spreca di meno perché c’è meno da sprecare, si acquistano meno prodotti ma è anche vero che i consumatori italiani sono più attenti”, ha commentato Silvia Biasotto, responsabile dell’area alimentazione Mdc, sottolineando che “il vero problema dello spreco domestico deriva da cattive abitudini e dalla non conoscenza di alcune buone prassi, come quelle della conservazione del cibo”.
“Circa la metà del campione va al supermercato una volta a settimana rischiando di non poter pianificare quanto consumerà durante la settimana e di accumulare prodotti freschi che se non consumati per tempo si trasformeranno in rifiuti”, denuncia Mdc, ricordando che “controllare regolarmente la data di scadenza è importante perché ci permette di consumare prima i prodotti prossimi alla scadenza”.
Una prassi che purtroppo non viene seguita dalla maggior parte dei consumatori. Non a caso emerge che solo il 30% del campione controlla le scadenze dei prodotti più volte durante la settimana, mentre il 46% lo fa quando sta per consumare il prodotto. Infine, un 6% degli intervistati ha ammesso che controlla mai la scadenza.
Piano nazionale contro gli sprechi alimentari
In occasione della seconda Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando ha annunciato un nuovo piano nazionale per combattere gli sprechi, definendolo “una misura urgente e non più rinviabile. Secondo le indiscrezioni, il nuovo piano prevede una semplificazione normativa per gli alimenti invenduti che “consentirà finalmente di favorire e incentivare la donazione delle eccedenze e dei prodotti alimentari invenduti lungo la filiera, attraverso la semplificazione, razionalizzazione e armonizzazione del quadro di riferimento – procedurale, fiscale, igienico-sanitario – che disciplina il settore”.