La Giornata della Memoria ricorre ogni 27 gennaio per non dimenticare gli orrori dell’Olocausto. Le istituzioni hanno dato il proprio contributo: messaggi, fra gli altri, del Presidente della Repubblica Mattarella e la senatrice a vita Liliana Segre.
Per non dimenticare. Il 27 gennaio di ogni anno si celebra la Giornata della Memoria, in ricordo dell’arrivo ad Auschwitz delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa e rivelarono l’orrore dei campi di concentramento, fra i luoghi del genocidio razzista, restituendo la libertà ai pochi superstiti. Diverse le iniziative per rendere omaggio a chi ha subìto vessazioni di ogni genere e far sì che determinate cose non accadano più: forte il messaggio di Mattarella contro dittature di vario genere. Appello condiviso anche da Liliana Segre, senatrice a vita sopravvissuta a quel periodo storico con relative scelleratezze, che dichiara: “Mai dimenticare per insegnare alle future generazioni che un’altra vita è possibile”.
Giornata della Memoria, da Mattarella a Liliana Segre: per non dimenticare
Poi Mattarella, nelle celebrazioni ufficiali della Giornata a Palazzo del Quirinale, dove sono presenti anche vari rappresentanti delle istituzioni (compreso il Presidente del Consiglio dimissionario Giuseppe Conte), ha ricordato come lo sterminio nazista degli ebrei sia stato “un paradosso con dubbi e interrogativi ancora irrisolti”. Ferma condanna a certe nostalgie e prese di posizione: “La memoria è un fondamento della Costituzione, contro l’arbitrio e la sopraffazione”, ha spiegato il Presidente della Repubblica. In conclusione della cerimonia sono state premiate le scolaresche che si sono particolarmente distinte nel concorso: “I giovani ricordano la Shoah”, giunto alla sua 19esima edizione.
Al termine della cerimonia, Sergio Mattarella ha congedato tutti (manifestazione in larga parte con formule inedite per evitare assembramenti e contagi dovuti alla pandemia da COVID-19) per dedicarsi alle attività pomeridiane: agenda fitta dedicata alle consultazioni per la formazione di una nuova maggioranza di Governo dopo la formalizzazione della crisi avvenuta con le dimissioni del Premier Conte. Testa al presente, guardando al futuro, senza dimenticare il passato.
#Mattarella: il fatto che i dittatori trovino nelle loro popolazioni,per qualche tempo,larga approvazione e ampio consenso non attenua per nulla la responsabilità morale e storica dei loro misfatti.Un crimine, e un crimine contro l’umanità, resta tale, anche se condiviso da molti pic.twitter.com/jXc7fWAisT
— Quirinale (@Quirinale) January 27, 2021