E’ stato ritrovato il copro senza vita della studentessa di 26 anni, Giuditta Perna, scomparsa nella campagna di Calitri, nell’Avellinese, la scorsa settimana.
Una vicenda dal triste epilogo, proprio all’indomani di una veglia promossa nella sua città natale con tanto di slogan in piazza recanti le scritte “Giuditta ti aspettiamo”. Ieri sera, ci sono state alcune segnalazioni al programma Chi l’ha visto? in onda in prima serata su RaiTre, che avevano destato qualche speranza, riferendo di aver visto la giovane a Salerno e Napoli.
Questa mattina è giunta la tragica notizia che ha messo un punto finale sulla scomparsa della giovane non sul mistero della sua morte: il cadavere di Giuditta è stato individuato sul greto del fiume Ofanto a circa un chilometro da dove la ragazza aveva lasciato la sua automobile. Una pattuglia dei carabinieri impegnata nelle ricerche ha intravisto un giubbino dello stesso colore di quello che portava la giovane al momento della sua scomparsa. Al momento sono in corso le verifiche e i rilievi nell’area del ritrovamento, che è stata perimetrata e isolata, mentre la salma della ragazza è stata portata all’ospedale Criscuoli e adesso i medici legali dovranno accertare le cause del decesso.
Sul caso era state impegnate oltre duecento unità tra carabinieri e squadre cinofile, oltre a sommozzatori e vigili del fuoco.
Una sua amica intervista da Il Mattino aveva scartato l’ipotesi di una fuga o di un suicidio: “Giuditta non avrebbe mai lasciato la sua famiglia senza avvertire. Non credo assolutamente al suicidio né a una fuga”, ha dichiarato Consuelo Cannarile., mentre un’altra amica in diretta televisiva a Chi l’ha visto?, ieri sera ha lanciato un appello da parte della sorella di Giuditta: “Torna a casa, ti stiamo aspettando. Ti vogliamo bene”.
In questi giorni i genitori della ragazza non hanno mai smesso di sperare, chiedendo a tutti di aiutarli a trovare Giuditta: “Chiunque sappia qualcosa chiami subito le forze dell’ordine”.
Il caso è avvolto dal mistero: quello della macchina parcheggiata con le chiavi inserite nel cruscotto e la borsa lasciata sul sedile passeggero con uno sportello aperto, quello del cellulare che risultava spento dopo qualche ora dalla sua scomparsa, per cui in questi giorni è trapelata l’ipotesi di un sequestro di persona, eseguito da qualcuno che forse compariva nel cellulare della ragazza.
Omicidio oppure una tragica fatalità?