Avere un figlio è un dono, avere pazienza è una necessità: Il divertente racconto di una mamma dalla gravidanza al parto.
Diventare madre è la cosa più bella che può capitare ad una donna. Insieme a lei, dentro di lei cresce “qualcosa” che cambierà del tutto la sua vita. Un figlio è l’amore vero e assoluto, è una gioia immensa è … bla bla bla, sicuramente non esiste emozione più grande del procreare ma dietro a questo dono del cielo si celano tante verità.
Una mamma, in modo divertente, ci racconta la sua esperienza sfatando “falsi miti” e facendoci vivere la maternità in un modo diverso. Tra un cambio di pannolini e una poppata ridere del proprio stress è un buon rimedio per sconfiggerlo.
“La gravidanza è il periodo più bello della vita di una donna…
La mattina ti svegli e hai solo voglia di rimettere…un po’ come dopo una sbronza, quando ti riprometti di non bere più. Solo che questa sensazione dura almeno tre mesi e tu ti riprometti che non farai mai più l’amore con un uomo.
Quando finalmente passa e torna l’appetito devi fare i conti con la bilancia e con il terrore che non perderai mai più i chili che stai accumulando. E non è vero che la pelle è più luminosa: la stessa tempesta ormonale che ti fa litigare con chiunque e rende migliore di te persino tuo marito, ti regala brufoli pazzeschi e capelli grassi che dovresti lavarli ogni giorno…e con quella pancia, non è cosa da poco! Già, la pancia…è vero, è bellissima… quando riesci ancora a vederti le gambe e a dormire nella tua posizione preferita. Poi, col trascorrere delle settimane ti rimangono due possibilità: o ti giri a destra (dove magari il tuo lui sta russando come una macchina asfaltatrice), oppure a sinistra. Intorno al sesto mese non riesci più a vederti i piedi nonostante siano diventati il doppio di come ti li ricordavi e tu hai bisogno di scarpe comode e pure di pagare qualcuno per fartele allacciare.
Ma mentre cerco di calmare il mio piccolo “rompiscatole” urlante che mi ha mandato a monte le vacanze, fatto ingrassare di oltre dieci chili e che non mi fa più uscire la sera…. improvvisamente lo guardo e realizzo: respiro il suo odore e mi lascio stringere il dito da quella mano minuscola …ed ecco cosa si intende per amore, quello con la A maiuscola.”