A prescindere dalla compagnia, quando ci si immerge in una mostra d’arte andrebbe portato il giusto rispetto in primis verso le opere e poi verso gli altri visitatori. Questo comporta vestirsi in modo adeguato e, in base alla nostra personalità, più o meno chic.
La maggior parte delle volte ci si organizza per andare in un museo. Si prendono informazioni sull’esposizione permanente e su quella temporanea, si guardano gli orari di apertura e, fondamentale, è sempre conoscere quello dell’ultimo ingresso. Le più pratiche, poi, vedranno se comprare il biglietto “salta fila” in base alla notorietà del posto che di sta per visitare. Non ci sono quindi scuse in merito ad outfit improvvisati o “della sera prima”.
Come abbiamo visto per i cardigan a maglia grossa, si potrà unire la mission di apparire più magre con il mood casual perfetto per un museo.
Un cappotto classico di tweed in lana e alpaca sarà perfetto per le foto di spalle che spesso ammiriamo nei social e che conquistano il nostro like. Quadro stupendo, capelli perfetti è una posa da star, completeranno lo scatto. Stivaletti e borsa coordinati saranno la ciliegina che ci renderà impeccabili.
No assoluto a minigonne senza collant (anche se si fosse sotto i vent’anni) ma, bisogna dirlo, molto fa la tipologia di esposizione dove ci troviamo. C’è, ovviamente, molta più libertà in una mostra d’arte contemporanea rispetto al trovarci in un palazzo reale con percorso sull’arte sacra medievale. Bisogna comunque stare attente ai colori. Quando si adorano i colori fluo, il bianco gesso e le trasparenze che tanto vanno di moda da un anno circa ad oggi, si potrà portare il cambio in borsa e poi cambiarsi prima di raggiungere gli amici. Ok, non sono luoghi sacri dove è buona educazione coprire le spalle (anche in caso non si fosse credenti) ma è bene essere eleganti, in linea con la classe che ci circonda.
Riguardo agli abiti, come non sono adatti i cut out (non c’è nemmeno da specificarlo) e le minigonne, anche quelli da grande soirée sanno di ridicolo. L’equilibrio, anche in questo caso, è la soluzione giusta.
Sui tacchi alti c’è un po’ di soggettività. Bisogna essere e sentirci sia comode che belle ma senza dubbio andranno preferiti tacchi medi o basso a quella a spillo. Un controllo alla situazione gommini è d’obbligo, nessuno vuol sentire quel fastidioso rumore di chiodo sul pavimento.
Sobrietà ed informazioni sulla mostra sono la base per outfit di successo in un museo, provare per credere!
Silvia Zanchi