Scopriamo insieme cosa sono gli inarizushi e come prepararli per ottenere uno degli spuntini giapponesi più golosi che ci siano.
La cucina giapponese è ricca di tradizioni e di abbinamenti difficili da immaginare ma che una volta provati risultano semplicemente indimenticabili. Dal sushi al curry giapponese, passando per gli ottimi onigiri o i golosi dorayaki, ogni cibo ha una storia in grado di offrire un’immagine ben definita di se.
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Tra i tanti, uno che ancora in pochi conoscono ma che merita sicuramente attenzione è l’inarizushi. Si tratta di un sacchettino di tofu fritto e ripieno di riso condito in modi diversi. Una delizia dal sapore agrodolce e perfetta per ogni occasione che, rientra in qualche modo tra gli alimenti che compongono il sushi.
In Giappone si dice che sia il cibo preferito delle sacre volpi, protettrici della divinità Inari e pertanto viene spesso acquistato come offerta per i templi legati a questa divinità.
Come preparare l’inarizushi
La preparazione originale dell’inarizushi è molto complessa perché per ottenere i sacchettini bisogna partire dall’aburage (tofu fritto). Per farlo si usa friggere più volte il tofu a temperature diverse e realizzando poi i famosi sacchettini da riempire con il riso ed il condimento prescelto.
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Per fortuna, esiste anche una via più semplice per prepararli che è quella di acquistare direttamente i sacchettini già pronti, venduti solitamente nei negozi etnici o reperibili online. Fatto ciò basterà preparare il riso e riempirli, per poter sperimentare un sapore unico e difficile da dimenticare.
La preparazione del riso è piuttosto semplice e può variare in base ai gusti.
Per prima cosa bisogna partire dal riso giapponese (quello per sushi o originario) e cuocerlo con il metodo giapponese, cosa che si può fare anche con il cuociriso.
Fatto ciò si andrà a condire il riso con ciò che si preferisce e una volta pronto si potrà passare a riempire i sacchettini di tofu fritto per dar vita all’inarizushi.
I sacchettini sono molto sottili, motivo per cui bisogna aprirli con delicatezza in modo da non romperli. Di solito il riso può essere condito con condimento per sushi, con tonno, salmone oppure con la famosa umeboshi. Le scelte sono praticamente infinite e variano in base alle preferenze personali.
Curiosità sull’inarisuzhi
- Gli inarizushi sono una delle preparazioni che vengono inserite più spesso nei bentobox. Spesso vengono anche presentati in modalità personalizzata per creare faccini di personaggi degli anime o di animali.
- In Giappone si possono trovare nei kombini, nei supermercati e ovviamente nei ristoranti di sushi o di cucina tradizionale giapponese.
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- A volte, gli inarizushi si possono trovare anche a forma di triangolo, scelta usata per richiamare le orecchie delle volpe (Kitsune). Si dice, infatti, che sia il loro cibo preferito.
- In Italia si trovano spesso sotto forma di sacchettino posti come complemento a oden o piatti speciali che prendono solitamente il nome di Oden Inari, etc…
- Sempre all’interno dei piatti a base di sushi si possono trovare anche gli Inari maki che sono maki al cui interno si trova del tofu fritto che spesso viene ritagliato proprio dai sacchettini di aburage.
Gli inarizushi sono una preparazione in grado di incontrare i gusti di tutti. Con il giusto ripieno sono infatti golosi per i più piccoli e adatti anche a chi segue un’alimentazione vegana.
Inoltre si accompagnano bene al sushi ma rappresentano anche uno spuntino perfetto da fare durante il giorno o un aperitivo da gustare per stuzzicare la fame. Belli da vedere, rappresentano quel sapore particolare che una volta provato non si può più smettere di provare.
Fonte: Thebreakfastmaker.it