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Intolleranza al lattosio: tipi di latte da sostituire a quello vaccino

Molte persone soffrono di intolleranza al lattosio. Ecco alcuni tipi di latte da sostituire a quello vaccino. 

Vari tipi di latte vegetale (Adobe Stock)

Le intolleranze stanno aumentando nel mondo sempre di più e oltre alla celiachia, ovvero un’infiammazione dell’intestino che si verifica con l’assunzione del glutine, troviamo molto comunemente quella al lattosio.

Secondo i dati Efsa (European food safety authority) del 2010) l’intolleranza al lattosio colpisce il 50% della popolazione italiana, senza differenze tra uomini e donne, anche se non tutti manifestano i sintomi. A livello mondiale è presente in circa il 70% della popolazione variando in base all’etnia.

Alla luce di questi dati se si è intolleranti al lattosio è bene sostituite il latte vaccino, o comunque i vari tipi di latte animale e i suoi derivati con le tipologie esistenti di latte vegetale. Scopriamole.

Cos’è l’intolleranza al lattosio, come e perché si manifesta

Adobe Stock

L’intolleranza al lattosio è la mancanza dell’enzima lattasi che permette di digerire il lattosio scomponendolo nei suoi due zuccheri semplici, ovvero il glucosio e il galattosio. Quando questo enzima è carente o manca del tutto nell’organismo il lattosio non è digerito e resta nel lume intestinale, in particolare in quello crasso, dove si fermenta con la flora batterica intestinale richiamando quindi acqua e favorendo la produzione di gas.

Ecco perché arrivano sintomi quali dolori addominali, meteorismo, crampi, digestione lenta, pesantezza di stomaco, nausea, senso di gonfiore, diarrea, o stipsi. Oltre a questi specifici che investono soprattutto l’apparato digerente, possono insorgere anche sintomi più generici come la stanchezza, il mal di testa, le eruzioni cutanee e la progressiva perdita di peso.

Se riscontriamo di avere questi sintomi quando si consuma latte animale o cibi derivati da questo potremo appurare se soffriamo di intolleranza al lattosio con due tipi di test specifici: Breath Test e Test genetico.

Per evitare però di incorrere in questa sintomatologia piuttosto fastidiosa è bene sostituire il latte animale, quindi quello vaccino, di capra, di pecora, di bufala e d’asina. Addirittura anche il latte materno contiene lattosio. Ma per fortuna la natura pensa a tutto. Infatti, l’enzima lattasi già dai primi mesi è presente nel feto e raggiunge il suo picco alla nascita. Poi la lattasi man mano con l’età diminuisce e nell’adulto persiste solo nelle popolazioni europee o di origine europea. Le altre razze, prive di lattasi, diventano infatti intolleranti al latte.

Ecco i tipi di latte vegetale da sostituire a quello animale

Alcuni tipi di latte vegetale (Adobe Stock)

Se si è intolleranti al lattosio e si avvertono i sintomi è bene sostituire il latte vaccino o comunque quello che stiamo bevendo di origine animale, compresi i prodotti da esso derivati con le varie tipologie di latte vegetale.

Innanzitutto partiamo dal presupposto che il latte vegetale è più digeribile e leggero, contiene infatti grassi vegetali buoni indicati nei casi di colesterolo alto e distrubi cardiovascolari.

Anche se rispetto al latte animale contiene una quantità ridotta di vitamina D, potremo aggiungere alla nostra dieta cibi alternativi che la contengono. Scopriamo quali sono le tipologie di latte vegetale.

1) Latte di soia. È il più diffuso tipo di latte vegetale ed ha un contenuto proteico simile al latte vaccino anche se presenta la metà delle calorie rispetto a quest’ultimo. Adatto anche a chi segue regimi ipocalorici, il latte di soia è povero di grassi ed ha un alto contenuto di vitamine, sali minerali e fibre. Inoltre ha un alto contenuto di ferro, addirittura il doppio del latte di mucca e di vitamina B1. L’unica cosa a cui bisogna prestare attenzione è che la soia da cui è ottenuto sia priva di OGM. I prodotti che derivano da coltivazione biologica devono esserne privi.

2) Latte di riso. È quello che contiene meno grassi. I pochi che ha sono polinsaturi. Fornisce poche proteine, mentre il sapore zuccherino è dato dall’amido. Infatti, grazie al suo gusto particolarmente gradevole spesso piace anche ai bambini. Inoltre, fornisce una bupna dose di vitamine, specie la A e la B, ma anche sali minerali.

3) Latte di avena. Si tratta di una bevanda ipocalorica senza colesterolo, ma al tempo stesso fornisce molte energie. Contiene acido folico molto utile infatti anche per le donne in gravidanza. Particolarmente indicato anche per i bambini e per chi pratica sport. Ha un alto contenuto di fibre e vitamine, specie la A e la B. Meglio sempre controllare che l’avena provenga da agricoltura biologica.

4) Latte di mandorla. Questa bevanda è tra le più energetiche nel suo genere, offre anche un’elevata dose di grassi polinsaturi, fibre, vitamine e sali minerali. Ha un sapore dolciastro, per questo può risultare gradito anche ai bambini.

5) Latte di farro. Tra le bevande vegetali questa offre un maggior apporto di calcio rispetto alle altre, ed è anche ricco di proteine. Contiene anche un discreta quantità di magnesio e potassio e apporta diverse vitamine, tra cui la A e la B. Particolarmente indicato per chi soffre di osteoporosi, ma anche per sportivi, bambini e chi necessita di un alimento ricostituente.

6) Latte di miglio. È una bevanda preparata con questo cereale che a dfferenza degli altri ha un indice glicemico basso. Possono quindi assumerlo anche i diabetici. Inoltre è un cereale alcalinizzante ed è ricco di minerali come fosforo, magnesio, ferro e contiene acido salicilico utile per la salute di capelli e unghie. Contiene però una discreta dose di nichel, il che significa che è sconsigliato a chi è allergico a questo metallo. Non è adatto nemmeno a chi soffre di ipotiroidismo.

7) Latte di quinoa. Questa sostanza non è un cereale ma una pianta erbacea della stessa famiglia degli spinaci. Si tratta di un latte molto nutritivo, ricco di sali minerali, fibre e proteine. L’unica controindicazione è che contiene molti ossalati che riducono l’assorbimento del calcio. Va quindi consumato con moderazione in caso di osteoporosi e calcoli renali.

8) Latte di cocco. Non si ricava delle noci di cocco ma dalla polpa del frutto. Dolce e ricco di zuccheri fornisce una discreta quantità di acido laurico, dalle proprietà antisettiche e in grado di apportare il colesterolo buono. Fornisce anche una buona quantità di magnesio e potassio.

9) Latte di grano saraceno. Dal colore marroncino e il sapore che ricorda la nocciola, questa bevanda apporta vitamine del gruppo B  ed E e svolge una funzione diuretica. Inoltre, serve a tenere sotto controllo il colesterolo ed è ricco di flavonoidi. Ottimo anche per le donne incinte.

 

 

 

 

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