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Lifestyle

Vuoi dimagrire senza contare le calorie? Prova l’intuitive eating

Dimagrire con gusto e senza privazioni? Scopri i 10 principi dell’Intuitive eating e impara a mangiare in modo sano e soddisfacente.

Negli ultimi anni si è parlato sempre più di intuitive eating (alimentazione intuitiva), un approccio che si discosta radicalmente dalle tradizionali diete drastiche. Invece di prescrivere rigide regole su cosa, quanto e quando mangiare, questa filosofia si basa sull’ascolto del proprio corpo e dei suoi segnali.

Cos’è e come funziona l’intuitive eating e come usare questo metodo per dimagrire – chedonna.it

Sembra un concetto semplice, ma è in realtà un metodo rivoluzionario che punta a ristabilire un rapporto sano e positivo con il cibo. Ma come funziona? E può davvero essere utile per perdere peso? Scopriamo insieme i principi fondamentali e come applicarli.

Cos’è l’intuitive eating?

L’intuitive eating è stato sviluppato a metà degli anni ’90 dalle dietiste americane Evelyn Tribole ed Elyse Resch, entrambe professioniste di spicco nel campo della nutrizione e dei disturbi alimentari. Il suo obiettivo è quello di rompere con il ciclo delle diete restrittive, che spesso portano a frustrazione, fame emotiva e, a lungo termine, a un aumento di peso. Si tratta di imparare a riconoscere i segnali naturali del corpo, come fame e sazietà, e di rispondere a questi in modo equilibrato.

La nuova edizione de libro di Evelyn Tribole ed Elyse Resch sull’intuitive eating – foto: Mondadori – chedonna.it

A differenza delle diete ipocaloriche, l’intuitive eating non elimina nessun alimento né stabilisce rigide conte delle calorie. Invece, incoraggia a mangiare ciò che si desidera, senza sensi di colpa, ma con consapevolezza. Questo approccio non solo migliora il benessere mentale, ma aiuta anche a raggiungere un peso stabile e sano nel tempo.

Come funziona: i 10 principi dell’alimentazione intuitiva

L’intuitive eating si fonda su dieci principi fondamentali che formano le basi per un rapporto equilibrato con l’alimentazione e un maggiore rispetto verso il proprio corpo, aiutando a ristabilire un rapporto sano con il cibo.

I 10 principi sui quali si basa l’intuitive eating – chedonna.it

Questi principi, oltre a migliorare la relazione con l’alimentazione, aiutano anche a raggiungere una maggiore consapevolezza emotiva e fisica.

  1. Rifiutare la mentalità della dieta: le diete restrittive sono spesso controproducenti e portano a una relazione conflittuale con il cibo. Questo principio invita a lasciarsi alle spalle le regole imposte e a riscoprire un approccio più naturale all’alimentazione.
  2. Mangiare secondo la fame naturale: imparare a distinguere la fame fisica da quella emotiva è il cuore dell’intuitive eating. Il corpo invia segnali chiari, ma spesso li ignoriamo a causa delle distrazioni o delle abitudini sbagliate.
  3. Abbandonare i pregiudizi sul cibo: combatti i pensieri giudicanti che definiscono alcuni cibi “buoni” e altri “cattivi” e alimenta un rapporto più libero con il cibo. Il cibo non ha una morale, e tu non sei migliore o peggiore per ciò che mangi.
  4. Focalizzarsi sul piacere del cibo: ogni pasto dovrebbe essere un’esperienza soddisfacente, senza sensi di colpa. Questo significa scegliere cibi che piacciono davvero e goderseli con serenità. Permettiti di mangiare ogni tipo di alimento, senza demonizzarne alcuni o seguire regole rigide.
  5. Smettere di mangiare quando si è sazi: è fondamentale riconoscere il momento in cui il corpo ha ricevuto abbastanza nutrimento, evitando così di mangiare per inerzia.
  6. Gestire le emozioni senza usare il cibo: spesso mangiamo per noia, stress o tristezza. Questo principio invita a riconoscere e affrontare le emozioni in modo più sano, senza usare il cibo come unica soluzione.
  7. Rispettare il proprio corpo: accettati per come sei, senza giudicarti o cercare di conformarti a standard estetici irrealistici. Riconosci il valore del tuo corpo al di là dell’aspetto fisico.
  8. Onorare la salute con una nutrizione gentile: si tratta di scegliere alimenti nutrienti, ma senza rigidità. Non serve mangiare sempre “perfettamente”, ma trovare un equilibrio che ci faccia sentire bene.
  9. Muoversi per piacere, non per punizione: l’esercizio fisico dovrebbe essere una gioia, non un obbligo per bruciare calorie. Questo principio incoraggia a trovare attività che rendano felici, aumentando il benessere generale.
  10. Nutrirsi con gentilezza: fai scelte alimentari che soddisfino i tuoi bisogni di salute e piacere. L’obiettivo non è mangiare sempre “perfettamente”, ma trovare un equilibrio che ti faccia sentire bene nel corpo e nella mente.

Come usare l’intuitive eating per dimagrire?

Anche se l’intuitive eating non nasce come metodo per perdere peso, molte persone trovano che un approccio consapevole all’alimentazione li aiuti a raggiungere un peso sano. Questo avviene perché il corpo tende a stabilizzarsi naturalmente quando smettiamo di sovralimentarlo o di sottoporlo a diete drastiche. Ecco alcune strategie per applicare l’intuitive eating con l’obiettivo di dimagrire:

  • Coltivare la consapevolezza: presta attenzione al gusto, alla consistenza e al profumo di ciò che mangi. Mangiare lentamente aiuta a riconoscere quando si è sazi e a evitare di esagerare.
  • Ascoltare il corpo: se hai fame, mangia. Ma se il tuo desiderio di cibo nasce dalla noia o dallo stress, prova a trovare un’alternativa, come fare una passeggiata o leggere un libro.
Intuitive eating, come usare questo metodi per dimagrire – chedonna.it
  • Scegliere cibi nutrienti: pur concedendoti le tue voglie, privilegia alimenti ricchi di nutrienti, che ti fanno sentire energico e sazio più a lungo.
  • Accettare il tempo necessario: la perdita di peso con l’intuitive eating è un processo graduale. Non ci sono risultati immediati, ma i cambiamenti saranno duraturi e sostenibili.

I benefici dell’intuitive eating

I benefici di questo approccio vanno oltre la bilancia: riguardano sia il corpo che la mente. In primo luogo, permette di liberarsi dall’ansia legata al cibo. Mangiare smette di essere una fonte di stress e diventa un piacere. Inoltre, questo metodo riduce il rischio di abbuffate, che spesso derivano da restrizioni troppo severe.

Uno dei punti di forza dell’intuitive eating è che elimina le restrizioni alimentari, fonte di stress – chedonna.it

Quando smettiamo di etichettare certi alimenti come “proibiti”, la loro attrattiva diminuisce naturalmente. A livello fisico, l’intuitive eating aiuta a regolare il metabolismo, perché elimina il ciclo di fame eccessiva e abbuffate, tipico delle diete yo-yo. Dal punto di vista emotivo, è una vera rivoluzione: migliora l’autostima e il rapporto con il proprio corpo, insegnando ad accettarlo così com’è, pur lavorando per migliorarlo.

Le criticità di questo metodo e come superarle

Passare all’intuitive eating non è sempre facile, soprattutto per chi è abituato a seguire diete da una vita. Una delle sfide principali è distinguere la fame fisiologica dalla fame emotiva. Per superarla, può essere utile tenere un diario alimentare, annotando come ci si sente prima e dopo i pasti.

Tenere un diario alimentare può aiutare a superare le criticità dell’intuitive eating – chedonna.it

Anche imparare a fidarsi del proprio corpo richiede tempo. Spesso, siamo abituati a ignorare i segnali di fame e sazietà. Per riuscire a sviluppare questa abilità si può ricorrere alla meditazione mindfulness e ad altre tecniche di consapevolezza.

Infine, il giudizio sociale può rappresentare un ostacolo. Viviamo in una cultura ossessionata dalle diete, e scegliere un approccio diverso può sembrare controcorrente. Ma ricordati che l’intuitive eating è un percorso personale, basato sulle tue esigenze e sul tuo benessere.

L’intuitive eating è adatto a tutti?

Sì, l’intuitive eating è un approccio universale, ma può essere particolarmente utile per chi ha vissuto anni di diete fallimentari o per chi vuole migliorare il proprio rapporto con il cibo. Tuttavia, non è una soluzione magica. Richiede impegno, pazienza e la volontà di mettere da parte il mito della dieta miracolosa. Per chi ha problemi di salute specifici, come il diabete, è sempre consigliabile consultare un nutrizionista o un medico, che può aiutare a integrare i principi dell’intuitive eating con esigenze dietetiche specifiche.

Laura Saltari

Giornalista di decennale esperienza come direttrice di giornali cartacei (Top Salute, Tutto Settimanale), ho collaborato anche con il settimanale Mio e da qualche anno sono passata al web. Le mie passioni? La moda, lo spettacolo e i gatti.

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