Lo Stato Islamico ha diffuso un nuovo video con l’uccisione di un ostaggio, considerato una spia del Mossad, i servizi segreti israeliani.
La cosa più agghiacciante e che in questo caso, oltre all’atrocità del gesto spietato è che a compiere l’omicidio sia un bambino di circa 10-12 anni e avrebbe poca differenza di età con la vittima.
Nel video si vede il boia bambino a volto scoperto e in abbigliamento mimetico che impugna una pistola mirando alla testa di una altro giovane ragazzo, inginocchiato con la tuta arancione dei prigionieri. Il bambino spara prima alla testa e poi al corpo del ragazzo che secondo le indiscrezioni sarebbe Muhammad Said Ismail Musallam, un giovane di 19 anni accusato dai jihadisti di essere una spia del Mossad. L’accusa è stata però smentita dagli israeliani e dai famigliari della vittima: “Mai abbiamo avuto legami con i servizi israeliani”, hanno detto i familiari residenti a Gerusalemme est, ricordando che Said Ismail era “un ragazzo per bene, fino a pochi mesi fa volontario nei vigili del fuoco”. Secondo i parenti, la vittima sarebbe partita di nascosto ad ottobre per la Turchia da dove avrebbe raggiunto la Siria per unirsi all’ Isis, ma voleva rientrare. Il ragazzo sarebbe stato pertanto privato del passaporto e dopo aver chiesto aiuto per tornare a casa, sarebbe stato tradito e chiuso in una prigione al confine fra Siria e Turchia.
Said Ismail era stato anche intervistato lo scorso mese dalla rivista dell’Isis “Dabiq” durante la quale il giovane palestinese aveva ammesso di essere una spia del Mossad e raccontato di essere stato addestrato a Gerusalemme est e poi di essere stato reclutato da un certo agente per una “missione importante” in Siria nelle terre conquistate dallo Stato islamico.
Intanto dalla Francia si apprende che il bambino e l’altro uomo che appare nel video sono di nazionalità francese. I servizi segreti francesi avrebbero identificato il boia attraverso possibili legami familiari con Mohamed Merah, il responsabile degli attentati contro una scuola ebraica e alcuni militari nel 2012 nel sud della Francia. Secondo gli investigatori, l’uomo presente nel potrebbe essere il fratellastro di Merah.