Il dibattito politico attorno all’Istruzione resta acceso. La questione legata ai prossimi Esami di Maturità tiene banco: le ipotesi per i maturandi 2021. Possibile un maxi orale.
La diatriba sull’Istruzione assume nuovi contorni, continua il dibattito fra le forze politiche sulla questione ingressi: come tornare a scuola diventa prioritario, gli ingressi scaglionati sono una consuetudine che non può essere mantenuta a lungo. Anche perché, secondo il Ministro della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina, la DAD non funziona più. O almeno non per tutti, in periferia continuano ad arrancare per mezzi e possibilità. Situazione analoga in ogni parte d’Italia. Per questo i ragazzi chiedono certezze, con loro le famiglie che non smettono di fare pressing nelle piazze con scioperi e manifestazioni nel rispetto del distanziamento. Poi permane il capitolo Esami di Maturità.
Istruzione, nodo Maturità: le ipotesi al vaglio
Altro nodo importante da sciogliere su cui, però, l’Esecutivo è diviso: le uniche cose che trapelano fino ad ora riguardano l’ipotesi di un maxi esame orale sulla falsa riga dello scorso anno. Le opposizioni, all’idea, fanno muro: “Non è possibile creare un altro vuoto come quello dello scorso anno”, dicono. La situazione, effettivamente, 365 giorni fa era diversa e, per certi versi, più complessa. C’erano più contagi e soprattutto maggiori incertezze. Ora si punta a convivere con il virus in attesa che la campagna vaccinale contro il COVID-19 dia i suoi frutti in toto. Quindi si vaglia anche l’ipotesi di una prova scritta e una orale per compensare in attesa di tempi migliori e più accessibili, non appena tutto – o quasi – tornerà alla normalità.
Le eventualità rimangono sul tavolo di confronto: le prossime settimane diventano determinanti. Gli addetti ai lavori dell’indotto scolastico hanno bisogno di risposte, nel frattempo preparano gli alunni a ogni evenienza: resta da capire come continuare a muoversi, possibilmente senza falle o lacune da colmare. C’è tempo, ma nemmeno troppo. La Azzolina ha garantito chiarezza, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il Covid e le sue incognite. Questo, però, non può continuare ad essere un deterrente.