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La gelosia. Quando è lecita e quando no.

Essere gelosi va bene? Ma fino a che punto?

Telefonini che squillano nel cuore della notte, mariti distratti, mogli che da un momento all’altro pongono mille attenzioni sull’aspetto fisico. Sono tutti segnali che dovremmo captare, e non dovrebbero lasciarci indifferenti.

La gelosia in molte coppie fa da padrona, rischiando anche di soffocare il rapporto. Fino a che punto va bene essere gelosi?

Affinchè la coppia goda di ottima salute, sono poche le ‘regole’ che dovrebbero essere rispettate: Fiducia, Rispetto e Amore. Nessuno di questi 3 valori è scindibile dagli altri, viaggiano tutti sullo stesso binario, e tutti alla stessa velocità.

 

Immaginate un rapporto senza fiducia.

Come potreste essere tranquilli se ogni volta che la vostra compagna va a fare la spesa pensate che si sia invaghita del fornaio; oppure ogni mattina che lui va a lavorare pensiamo che quella stupidina della sua segretaria possa prima o poi farlo cedere a tutti i suoi sorrisini ammalianti? Non vivremmo più, avremmo l’ansia ogni volta che il partner è da un’altra parte, e lo accuseremmo ingiustamente ogni volta che il dubbio ci attanaglia la mente! Viviamo la storia mettendo la fiducia, cerchiamo di insospettirci soltanto se notiamo un comportamento strano o sospetto del nostro partner. Se lui/lei è sempre stato socievole, compagnone, con la battuta pronta, allora non pensiamo che ci stia provando con mezzo mondo! Accettiamo semplicemente che questo sia il suo carattere, magari se a volte esagera possiamo, in disparte, farglielo notare, ma non sopprimiamo il suo carattere, a lungo andare questo soffocamento lo porterebbe a stancarsi di noi. Viceversa, se sappiamo che il suo carattere è più introverso, e ci accorgiamo che di colpo diventa simpatico solo con la nostra amica, o con la sua collega, allora facciamoci venire il dubbio, senza saltare a conclusioni affrettate, cerchiamo di capire se è semplicemente confidenza, oppure se dietro queste ‘attenzioni’ si nasconde qualcosa di più! Se conosciamo il nostro compagno, non sarà difficile notare dei cambiamenti nel nostro rapporto.

 

Il rispetto, alla base di tutto.

Ovviamente se non vogliamo che la nostra compagna (o compagno) sia gelosa, se non vogliamo trovare i nostri telefonini nelle mani del nostro partner ansioso, allora cerchiamo di aiutarlo con il rispetto. Se mettiamo questo aspetto alla base del rapporto, tutto verrà di conseguenza. Evitiamo battute fastidiose o apprezzamenti esagerati all’amico della compagnia, piuttosto che ad una passante dal bel fondoschiena (soprattutto se sapete che la vostra compagna ha qualche complesso sul suo fisico!). Basta poco per non suscitare dubbi o paure, incertezze o perplessità. Se davvero amiamo chi abbiamo davanti, ci verrà spontaneo non farlo soffrire inutilmente. E se la segretaria, piuttosto che il collega simpatico, riescono nel loro intento di farvi cedere alle loro attenzioni, almeno siate onesti, prima chiarite la vostra posizione con il vostro partner, e poi sentitevi liberi di concedervi ad un altra persona.

 

L’amore, non si può senza.

Può sembrare l’aspetto più banale, ma è la cosa più difficile da trovare in un rapporto ai giorni d’oggi. Quante volte sentiamo amiche o amici che ci rivelano: ‘Si, ci sto bene, andiamo d’accordo, ci divertiamo…basta così’…Come basta così! E l’unione? Dove la mettiamo? Il vero senso della coppia, dello stare insieme, della condivisione, a che posto sta nei nostri valori? Tante volte la gelosia viene proprio dal fatto che confondiamo l’amore con la possessione. ‘Lui è mio, guai a chi lo tocca’! Certamente abbiamo un senso di protezione e di gelosia nei confronti della persona che amiamo, ma deve essere chiaro ad entrambi che l’altro non è un oggetto di cui essere gelosi. Dobbiamo arrenderci al fatto che se per il compagno l’amore è finito, possiamo farci anche verdi, ma non lo terremo a noi con i ricatti, con i sensi di colpi.

Amare vuol dire lasciare l’altro libero di scegliere, e se lui SCEGLIE noi, vuol dire che il rispetto, la fiducia e l’amore si sono presi per mano e ci stanno conducendo verso il 4° elemento fondamentale, la Felicità!

Silvia Cini

Classe 1982, giornalista pubblicista dal 2020, divento ‘mamma’ di CheDonna, ideato in concerto con la proprietà, nel lontano 2009. Fu la mia prima esperienza giornalistica e dal primo ‘pubblica’ su WordPress capii che questa era la mia vera passione. Dirigo questa testata da allora, gestendo un gruppo di persone appassionate e professionali che negli anni sono diventate la mia famiglia. Nel 2019 divento mamma di Sara, e grazie a lei do vita ad altri progetti legati al mondo delle mamme e del settore food sempre per la Web365. Oggi dirigo 4 giornali e la mia passione per questo lavoro cresce ogni giorno di più.

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