La regola dei tre minuti sembra essere il segreto per una buona e completa comunicazione con i nostri bambini, soprattutto con i più piccoli. Durante le giornate, genitori e figli, vivono delle separazioni causa soprattutto gli orari lavorativi dei genitori e le attività scolastiche dei piccoli. Proprio nel momento in cui ci si ricongiunge a loro dopo una lunga giornata, la regola dei tre minuti sembra fare la differenza.
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Nel momento in cui ci si ritrova a prendere il bambino a scuola o si torna a casa dopo averlo lasciato con una nonna o con una baby sitter, dedicare loro 3 minuti di tempo assolutamente esclusivi ci regalerà una comunicazione aperta, completa e soddisfacente per entrambi.
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Quando a fine giornata ci si riunisce ai nostri figli, secondo le ultime ricerche in psicologia, i primi tre minuti di tempo a loro dedicati sono importantissimi. In questo breve lasso di tempo, i bambini sarebbero ben predisposti al dialogo e alla comunicazione con i genitori. Il segreto sta nell’intensità emotiva con la quale si accoglie il bimbo dopo la separazione, essa infatti lo spingerà ad aprirsi e a raccontare tutto ciò che ha vissuto durante la giornata scolastica o con la nonna o la babysitter.
Tre minuti in cui il bambino sarebbe ben disposto a parlare e a raccontare anche i minimi particolari delle situazioni vissute lontano dei genitori, soprattutto se poi i genitori si dimostrano interessati a lui e se si mettono letteralmente al suo livello. In questi primi tre minuto il bambino comunica tutte le informazioni registrate nel suo cervello.
Se si ignora la regola dei tre muniti il bambino, che non avrà la possibilità di raccontare tutto ciò gli è successo mentre era lontano dai genitori, sarà portato ad omettere tutti i particolari e a far scendere la qualità della comunicazione e col tempo i particolari raccontati potrebbero del tutto essere omessi dal piccolo. Questa regola non propone di passare soltanto 3 minuti giornalieri a stretto contatto con un figlio, ma dedicare a lui tre minuti di attenzione assoluta quando li rivediamo.
(Fonte: curiosandosiimpara)
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