Laura Chiatti è una giovane attrice di successo, ma ora è anche una mamma.
Lei e suo marito, Marco Bocci, hanno infatti due bimbi: Enea, di quasi due anni, e Pablo, di soli quattro mesi.
La vita è molto impegnativa con due piccoli da crescere, ma anche molto appagante ed ora Laura rivela apertamente un segreto, una sensazione intima e privata che mai ci saremmo aspettati.
Il segreto di Laura
A Sette l’attrice ha rivelato:
“Fosse per me farei solo la mamma, ma Marco ci tiene molto che continui a lavorare, dice che è importante per me, che stare sempre a casa può fare male. Cerchiamo di accettare lavori non in contemporanea, così ci possiamo aiutare, uno magari va sul set mentre l’altro guarda i piccoli. Ho la fortuna di avere impegni abbastanza diluiti durante l’anno, per adesso funziona tutto. Ho sempre avuto un istinto materno molto marcato, questo Marco di me lo sapeva già. Mentre io non potevo immaginare che lui sarebbe stato così impeccabile come padre. Io sono molto pratica, ma lui, oltre che dolce, sa anche sgridarli: una cosa nella quale io sono negata.I nostri bambini ci hanno molto unito, anziché allontanarci: è vero, tu come partner passi in secondo piano, ma poi si crea un feeling particolare, anche divertente. Per esempio con noi nel lettone dorme Enea, fin dal primo giorno. Però quando è arrivato Pablo si è posto il problema di come fare: lui sta nel lettino accanto al nostro. Ma siccome si sveglia tre volte a notte, con Marco facciamo i turni e ci alterniamo a dargli il biberon, ormai non allatto più. Così il genitore delegato alla pappa, dalla prima sveglia, all’una e mezzo, si occupa di lui per il resto della notte e l’altro va in un’altra stanza con Enea. E’ l’unico modo per dormire almeno un po’.”
La Chiatti rinuncerebbe dunque volentieri alla carriera per la famiglia, ma pare proprio che Bocci non voglia. Laura si è dovuta dunque organizzare: “Non abbiamo voluto una tata. Soltanto quando dobbiamo lavorare a Roma ci affidiamo a Sonia, una signora alla quale siamo molto legati, ci fidiamo di lei”.
La stabilità familiare non ha però risentito della decisione di tornare a lavorare. I bimbi, Marco e Laura sono sereni: “Ringrazio il Cielo per la mia famiglia e chiedo che i miei figli siano sempre in salute: non è una cosa scontata ed è davvero la più importante. Spero che mantengano lo stesso entusiasmo che hanno ora quando vedono un piccione o un pigiamino nuovo con le macchinine. Mi piacerebbe tanto che questo senso di meraviglia durasse per tutta la vita“.