Sono state rivelate quali sono le abitudini che hanno un po’ tutti e che sono sulla “lista nera” dei neurologi perché portano a un declino cognitivo.
Il deterioramento cognitivo è un declino delle funzioni mentali, come la memoria, il pensiero, il linguaggio e il ragionamento. I fattori che lo causano sono diversi e vari, tra cui età, genetica, stile di vita e alcune malattie. Un’esperta ha rivelato che ci sono delle abitudini che potrebbero compromettere seriamente la stimolazione cognitiva.
Sebbene non esista una cura per il deterioramento cognitivo, la prevenzione può aiutare a mantenere la funzione cognitiva e la qualità della vita in ottimo stato con l’avanzare degli anni. Proprio per questa ragione è quindi molto importante adottare misure per prevenire il declino cognitivo fin dalla giovane età. In tal senso, una neurologa ha rivelato quali sono le 4 cattive abitudini molto comuni tra le persone ma che bisogna evitare.
Declino cognitivo: quali sono le 4 cattive abitudini da evitare
Emily McDonald è una neurologa e di recente ha condiviso un video sul suo profilo personale di TikTok in cui ha rivelato che cosa evita di fare per arginare il declino cognitivo. Nel dettaglio, ha messo in evidenza le 4 cattive abitudini che possono influenzare il cervello, portare a problemi di memoria e persino all’insonnia.
La prima cattiva abitudine è quella di avere picchi di zucchero perché contribuiscono non solo all’invecchiamento nel cervello e nella pelle, ma anche agli sbalzi d’umore. Un ragionamento simile può essere fatto con il consumo di cibi fritti perché possono compromettere la funzione cerebrale e portare al declino cognitivo nel tempo. Una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre può aiutare a mantenere stabile la salute del cervello.
Una pessima abitudine che hanno molte persone sono le luci dello schermo di notte, quindi guardare la TV o avere il cellulare a letto prima di addormentarsi. È una abitudine in cui il rilascio di melatonina è inibito e per questa ragione il sonno viene interrotto e si fatica a dormire, portando insonnia e cattivo riposo. Il sonno è essenziale per la salute del cervello e bisogna dormire tra le 7 e le 8 ore ogni notte.
L’ultima cattiva abitudine è quella di smettere di fare attività fisica. L’esercizio fisico aiuta a migliorare la circolazione del sangue al cervello e a ridurre il rischio di malattie cerebrovascolari. Bisogna fare allenamento con regolarità così da migliorare la funzione cerebrale, la memoria e aiutare anche a gestire lo stress quotidiano.