Il blogger Roberto Emanuelli ha pubblicato il suo primo romanzo, Davanti agli occhi, grazie al sostegno ricevuto da migliaia di fan sui suoi canali social.
Il romanzo racconta la storia di un giovane broker trentenne che ha rinunciato alla sua vocazione letteraria per un lavoro più sicuro e del suo incontro con una giovane donna, Mary, che cambierà la sua vita…
Noi di CheDonna, lo abbiamo intervistato per saperne di più…
Ci racconti il tuo approccio alla scrittura? Quando e perché hai iniziato a scrivere?
I primi sono stati testi musicali, testi rap. L’hip hop era ed è una mia grande passione. Dopo diversi anni di allontanamento da ogni forma artistica ho aperto un blog, erano i primi del 2013, mi sentivo una bomba a orologeria, avevo bisogno di una valvola di sfogo, di esplodere. Nel primo post parlavo dell’ennesima storia d’amore finita male nel secondo di mio padre e della sua morte, e poi è stato così, tutto naturale, un flusso di coscienza. Il blog ha avuto fin da subito un seguito inaspettato… mi leggevano, commentavano, erano tanti, non sapevo da dove arrivavano, ma erano lì, solo per me! E io mi sentivo di nuovo vivo…
Come definiresti il tuo romanzo “Davanti agli occhi”?
Un piccolo miracolo d’amore. Una rinascita. La mia…
Tu parli d’amore, ma cosa significa per te?
Posso (auto)citarmi? L’amore è quando qualcuno ti sceglie, senza prenderti per caso, solo perché, magari, che ne so, passavi di lì, ecco, quando succede te ne accorgi perché conosce cose di te che non conoscevi fino in fondo nemmeno tu, perché ti ha guardato dentro prima ancora di guardarti fuori, andando oltre il primo strato, quello sotto gli occhi di tutti, e l’ha fatto in silenzio, restando in disparte, cercando di “sentire” le parole che non sei stato in grado di pronunciare, quelle più vere, quelle più belle, quelle che parlavano davvero di te… hai presente quando per anni c’è stato un muro tra il tuo cuore il resto del mondo? Ecco, l’amore è il momento esatto in cui senti crac.
Quanto c’è di te nei personaggi del tuo libro?
Tantissimo. Anche e soprattutto nei personaggi femminili…
Ho notato che sulla tua pagina facebook hai molte fan donne. Scrivi d’istinto o segui un metodo per colpire le lettrici?
Devo prima precisare che ho difficoltà col la parola “fan” collegata a me stesso, le persone che mi seguono e mi leggono le considero amiche. Intorno a me, al mio profilo facebook (facebook.com/roberto.emanuelli) e in generale ai miei social è nata una vera e propria “famiglia”, molte persone si sono conosciute fra di loro tramite me e ora si frequentano oltre il web, io lo trovo meraviglioso. Durante una giornata mi capita spesso di pensare cosa penserebbero loro di questa o quella cosa che sto facendo. La mia migliore amica, una sorella, l’ho conosciuta tramite il profilo, ecco. Sul fatto che siano quasi tutte donne… c’è da confermare un mito, più di uno: le donne sono mediamente più sensibili, più predisposte alle interazioni e al dialogo di tipo intellettuale ed emotivo, e leggono di più. Scrivo d’istinto. Anche troppo.
Muse ispiratrici?
Nel romanzo, più di una. Nella vita, anche. Senza ispirazione non potrei nemmeno immaginarla, la scrittura.
Nel tuo romanzo c’è molto cuore. Quanto affetto hai ricevuto dal pubblico del web?
Non è possibile descriverlo, qualcosa di inimmaginabile. Oltre ogni logica. C’è un filo, fra me e loro, che non è possibile spezzare, poiché invisibile e magico. Ecco perché ho deciso di mettere l’ebook di Davanti agli occhi a 0.99 su amazon, una cifra simbolica, una promozione che durerà fino a Natale, un modo per farlo leggere anche a chi non aveva modo di prendere il cartaceo a un prezzo diverso.
Quello che sto facendo non prevede che io diventi ricco ma che io possa condividere con più persone possibile questo mio microcosmo d’amore. Siamo esseri umani solo se non dimentichiamo di essere umani. Le idee, le parole… escono dalla nostra testa, dal nostro cuore… e diventano un piccolo patrimonio dell’umanità, non più una cosa solo nostra, di chi l’ha pensata o ideata, diventano un’opportunità per chi le ritiene tali, per chi vuole prenderle e capirle, per chi ha voglia di farle sue. Per chi ha bisogno di usarle per medicare le ferite o alleviare il dolore. Per chi ci si rispecchia e quando lo fa si sente meno solo. Per chi ha voglia di metterle nel cuore e poi restituirle, a me e a chiunque altro, sotto forma di sorriso, come un bacio a forma di pensiero o un pensiero a forma di bacio…
Progetti per il futuro?
Scrivere.
Silvia Casini
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